Il Forum nazionale del terzo settore ricevuto dalla Commissione di vigilanza Rai
24 Gennaio 2014COMUNICATO STAMPA
IL FORUM NAZIONALE DEL TERZO SETTORE RICEVUTO DALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI
Roma 24 gennaio 2014 – Il Forum Nazionale del Terzo Settore è stato ricevuto ieri in audizione dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI sul nuovo Contratto di Servizio Rai 2013-2015, portando all’attenzione della Commissione alcuni punti critici contenuti nel Contratto.
“Il Forum – dichiara il Portavoce Pietro Barbieri – crede nella centralità del servizio pubblico radiotelevisivo Rai in quanto garanzia di accesso e diritto costituzionale per tutti i cittadini. In virtù di questo riteniamo che il servizio pubblico possa definirsi tale se racconta la realtà del nostro Paese, se è capace di interpretare l’azione di coesione e inclusività che i cittadini attivi e partecipi garantiscono quotidianamente, se è pluralistico, autonomo, libero e vicino alla vita quotidiana di tutte le persone.”
“Crediamo in questo senso – prosegue il Portavoce – di poter offrire un contributo concreto alla discussione, in vista di un accrescimento delle capacità della Rai di saper comunicare anche i temi che riguardano il nostro mondo, a patto però che vengano garantiti gli spazi adeguati e stabili di confronto con le associazioni, il terzo settore e la società civile, che vengono rispettati i meccanismi che regolano l’accesso, che venga tenuto in particolare conto l’utilizzo di un linguaggio corretto ed appropriato, che venga rafforzato il ruolo del Segretariato Sociale – o ricostituito un apposito Osservatorio – , che siano assicurati spazi autonomi di palinsesto – nella programmazione tradizionalista, e tramite un canale digitale tematico dedicato -.”
Sinteticamente, le richieste del Forum si concentrano in nove punti specifici: la richiesta di predisporre criteri di verifica qualitativa e quantitativa della “comunicazione sociale”; la possibilità di costruire occasioni di interazione e mutuo ascolto con direttori di testata e di rete, giornalisti, autori, registi e programmisti; un nuovo Protocollo aggiuntivo al Contratto di servizio Rai 2012-15 con il rilancio di una sede Permanente di confronto tra Rai e Forum Terzo settore, organizzazioni sociali e di volontariato, finalizzato alla predisposizione di un bilancio sociale Rai; la presenza di riferimenti precisi alla comunicazione sociale attraverso trasmissioni dedicate all’ambiente, alla salute, alla qualità della vita, ai diritti e ai doveri civili, allo sport sociale, alle persone con disabilità, agli anziani; il rispetto della Carta di Roma, per un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione e dell’asilo – un punto fondamentale, e mai attuale quanto in quest’ultimo periodo in cui il termine clandestino è stato utilizzato in maniera scorretta e discriminatoria; la richiesta di fasce di palinsesto garantite come “comunicazione sociale” nei canali generalisti e interno di un canale digitale tematico; far pesare anche la comunicazione sociale nella “Qualità dell’offerta e valore pubblico”, con la richiesta di costituire un Comitato nel quale sia rappresentato il Forum del Terzo settore come stakeholder sociale; la proposta di ampliare l’offerta televisiva aggiungendo ai “generi” elencati nel Contratto in otto categorie, un nono: “Informazione e programmi di comunicazione sociale”; infine, rispetto al tema dell’ “Offerta dedicata alle persone con disabilità e programmazione sociale” chiediamo che vengano precisate indicazioni di obiettivi di tipo quantitativo e temporale, con il coinvolgimento delle associazioni.
“Riteniamo – conclude il Portavoce Barbieri – che il Contratto di Servizio debba riuscire a interpretare le esigenze che la società civile organizzata propone, rafforzando il legame tra cittadini e la Rai.”
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Anna Monterubbianesi
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