FTS Calabria – Centri socio assistenziali a rischio chiusura, ancora false promesse dalla Regione Calabria
18 Luglio 2014COMUNICATO STAMPA
Reggio Calabria, 16/07/2014 – Giacciono ancora in attesa di un via che temiamo non arriverà mai, sulle scrivanie del settore ragioneria della Regione Calabria, i mandati di pagamento relativi ai servizi socio assistenziali del nostro territorio. Si tratta, si badi bene, di somme relative al pregresso 2013! Del 2014 neanche se ne parla. Ci dicono che il problema è il patto di stabilità, ma ogni settimana leggiamo comunicati stampa dell’Assessore Mancini circa pagamenti effettuati dalla regione per svariati milioni. Leggiamo di accordi sottoscritti con LSU/LPU, con i forestali, con le società che gestiscono i trasporti. Ma è possibile che il patto di stabilità valga solo per i pagamenti in favore degli enti del Terzo Settore per i servizi sociali?
La cosa ormai tristemente chiara è che i servizi per i disabili, per i minori, per gli anziani, per i centri socio assistenziali e per tutte le fragilità della nostra regione non rientrano tra le priorità politiche della Regione Calabria.
Proprio il 25 giugno scorso, l’assessore regionale Salerno aveva dichiarato pubblicamente che, con le premialità recuperate a seguito del piano di rientro della Sanità, si sarebbe fatto fronte ai pagamenti dovuti. Pagamenti che restituirebbero ossigeno a un settore già fortemente penalizzato, al quale, puntualmente, vengono sottratte risorse.
Ricordiamo che nulla, assolutamente nulla, è stato previsto per le politiche sociali nell’assestamento regionale da 150 milioni di euro a giugno. In questa regione, emblema nazionale di povertà e disagio, vengono regolarmente trovate le risorse per turismo (?), forestazione, funzionamento del Consiglio Regionale (28 mil. di euro!), trasporti, ma nulla si riesce a trovare per offrire risposte adeguate a chi è in difficoltà.
In un rimpallo di responsabilità, ci si nasconde dietro l’alibi del rispetto del patto di stabilità, salvo poi sforarlo ogni qual volta si presenti un’emergenza, sia questa relativa ai lavoratori LSU e LPU o ai forestali, con il rischio di innescare una dinamica che sempre più somiglia ad una guerra tra poveri.
Nel frattempo le criticità diventano croniche, i servizi chiudono e le persone restano sole con le loro difficoltà.
Chiediamo all’assessore Salerno, all’assessore Mancini, alla Regione Calabria, che intenzione abbiano circa il pagamento dei mandati per i servizi socio assistenziali e che fine abbiano fatto i soldi promessi e le rassicurazioni fornite meno di un mese.
Aspettiamo azioni concrete, i diritti degli ultimi non possono essere ultimi.
Il Portavoce regionale, Gianni Pensabene
Il Portavoce provinciale, Luciano Squillaci