Cittadinanzattiva: un’altra scuola è possibile
13 Febbraio 2015Un’installazione in legno che farà tappa nelle piazze delle più importanti città italiane per mostrare i due volti della scuola italiana: quella carente sotto ogni profilo (attrezzature, accessibilità, manutenzione), e quella che dovrebbe essere, ossia una scuola all’avanguardia, sicura, ecosostenibile e digitalizzata. “La mia scuola è”, questo il nome dell’iniziativa sostenuta da Cittadinanzattiva e Federlegno Arredo che è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, è un progetto che punta a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul tema della sicurezza delle strutture scolastiche del nostro Paese, affinchè il diritto allo studio sia garantito a tutti in strutture sicure.
I dati dell’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza, qualità e accessibilità delle scuole in Italia dicono che quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre non viene fatto nessun intervento, più della metà delle scuole della Penisola è costruita in zone ad alto rischio sismico e una su quattro in aree a rischio idrogeologico. “In questo contesto generale”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, “è sicuramente apprezzabile lo sforzo fatto dal Governo Renzi per dare avvio al nuovo piano per l’edilizia scolastica ma è necessario uscire dalla logica emergenziale per arrivare ad una programmazione puntuale degli interventi da attuare”.
L’idea, spiega Emanuele Orsini, consigliere di Federlegno Arredo, è quella di dimostrare che un’altra scuola è possibile: “si possono realizzare nuovi modelli di strutture che rispettano le caratteristiche dei territori, improntate sull’essere compatibili con l’ambiente e destinate a durare nel tempo. In questo senso, il legno è sicuramente un materiale speciale perché consente di ottenere svariati vantaggi in termini di impatto ambientale e di rapidità degli interventi”. L’importanza dei materiali, moderni ed ecosostenibili, con cui realizzare degli interventi, sia di ristrutturazione che di costruzione delle scuole italiane, è stata sottolineata anche da Laura Galimberti, coordinatrice per la Presidenza del Consiglio dei Ministri della struttura per la riqualificazione dell’edilizia scolastica, per la quale la vera parola chiave di questo rinnovamento è “alleanza”, tra mondo delle associazioni della società civile e istituzioni pubbliche: “credo che in questo consista la vera forza di questo progetto”.
La posizione dei sindaci dei comuni italiani, rappresentati da Piero Fassino, va nella direzione di un senso di responsabilità che deve coinvolgere tutti allo stesso modo. È perciò fondamentale “far sì che siano rimossi tutti gli ostacoli che attualmente rallentano o impediscono la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza. Il patto di stabilità, ad esempio, ha bloccato significativamente le risorse disponibili per l’edilizia scolastica. Senza risorse e senza un adeguato impianto normativo non si può fare molto”.