AOI e Forum Terzo Settore: “Adozioni internazionali tornino nell’agenda del Governo”
14 Luglio 2017
Comunicato stampa
Roma, 14 luglio 2017 – AOI e Forum del Terzo Settore esprimono preoccupazione e chiedono un chiarimento urgente in merito a quanto anticipato sul sito della Commissione Adozioni Internazionali (CAI) e riportato da alcuni media in merito al rimborso delle spese familiari per le adozioni internazionali: per le pratiche concluse dopo il 2011 non è previsto alcun rimborso mentre le altre saranno liquidate entro la fine del corrente anno 2017.
Si tratta di un’improvvisa onerosa penalizzazione per tutte le coppie che hanno adottato dal 2012, attendendo per lungo tempo un rimborso considerato per prassi certo. Dopo un triennio di disagi e di assenza di dialogo tra CAI e gli Enti di adozioni, che hanno portato al dissesto conosciuto, questa notizia è una novità grave e inattesa rispetto alle incoraggianti dichiarazioni di rilancio di dialogo e operatività rilasciate nelle scorse settimane da Laura Laera, nuova vicepresidente CAI.
Le interrogazioni parlamentari, che attendono ancora oggi una risposta rispetto alla precedente gestione della CAI, sottolineano una situazione di malessere che fa registrare una perdita di consenso da parte delle cittadine e dei cittadini e un allontanamento dalla scelta dell’adozione internazionale. “Ogni politica di accoglienza e solidarietà, di cui le adozioni internazionali sono da sempre un aspetto rilevante, deve tener conto di misure a sostegno di chi, in questo caso il nucleo familiare, fa questa scelta importante: come fattore determinante nel welfare di un Paese e nelle sue politiche, ovviamente compresa quella estera. Tra queste misure vi deve essere a pieno diritto il rimborso alle famiglie adottanti dall’estero”, dichiara Silvia Stilli, portavoce AOI.
Il IV Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti di età evolutiva prevede, tra gli obiettivi, azioni di rafforzamento del sistema di promozione, prevenzione e protezione dei bambini in situazione di vulnerabilità attraverso il sostegno alla genitorialità nei diversi contesti di vita. Negare il rimborso a chi ha sostenuto spese importanti per dare ad un bambino la dignità di essere ‘figlio’ sereno in un mondo di diritti, significa non riconoscerlo come agente di tutela e sviluppo sociale.
Il IV Piano Nazionale prevede l’attivazione di un tavolo permanente interistituzionale sullo stato di attuazione, sulla valutazione ed eventuali necessità di aggiornamento della L.184/83 sulle adozioni internazionali, attraverso il confronto con le associazioni dei familiari, gli enti autorizzati e gli ordini professionali coinvolti e le Organizzazioni del Terzo settore.
Luca De Fraia, coordinatore della Consulta sui temi della cooperazione del Forum del Terzo Settore, auspica l’attivazione di un percorso tra Governo e Associazionismo che dia nuovo impulso e vitalità alla speranza di accogliere di tante famiglie italiane, considerando le adozioni come attività di cooperazione internazionale, oltre che come indicatore di sviluppo del nostro Paese.