Giornata mondiale della Terra, l’Italia al 1° posto nella lotta all’inquinamento da plastica. Forum: “Siamo avanti ma non dobbiamo fermarci”
23 Aprile 2018Delle 336.275 istituzioni non profit censite in Italia, oltre la metà persegue obiettivi volti alla tutela dell’ambiente ed al raggiungimento della sostenibilità.
Ogni anno solo in Europa vengono prodotti 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, e solamente una percentuale inferiore al 30% viene raccolta con l’obiettivo di essere riciclata. Nel mondo, le materie plastiche rappresentano l’85 % dei rifiuti sulle spiagge. Si celebra il 22 aprile la Giornata Mondiale della Terra dedicata, quest’anno, all’inquinamento da plastica.
“L’Italia è il Paese che fino ad oggi, a livello internazionale, ha adottato il numero maggiore di norme volte alla riduzione dell’inquinamento da plastica. A partire dal divieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili approvato nel 2006, a quello di vendita, dal prossimo anno, dei Cotton fioc, fino alla messa a bando, dal 2020, dei prodotti cosmetici contenenti microplastiche. Siamo avanti rispetto agli altri Paesi, per i quali, anzi, dobbiamo essere da stimolo, ma non dobbiamo fermarci perché i problemi da risolvere sono ancora molti.” – È quanto dichiara Stefano Ciafani, coordinatore della Consulta Ambiente e territorio del Forum del Terzo Settore.
La Giornata Mondiale della Terra, che si celebra, dal 1970, ogni anno il 22 aprile, ha l’obiettivo di accendere i riflettori sulle problematiche del pianeta: dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, alla distruzione degli ecosistemi, dai cambiamenti climatici all’esaurimento delle risorse non rinnovabili, ma soprattutto di stimolare la riflessione sulla necessità di adottare comportamenti di vita sani volti alla salvaguardia e alla conservazione delle risorse naturali del pianeta.
“Il Terzo settore italiano è attivo, con azioni di sensibilizzazione ed informazione, nell’accompagnare il cambiamento necessario al nostro Paese. Molte delle nostre organizzazioni operano per stimolare l’impegno, in prima persona, dei cittadini nella riduzione dell’inquinamento ambientale e nell’adozione di comportamenti di vita sani, e per guidare le imprese a fare un salto verso l’innovazione, promuovendo forme di economia circolare e di riciclo, con evidenti benefici sia a livello ambientale ma anche economico”, prosegue Ciafani.
“I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tra i focus di quest’anno – dichiara Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore – ci ricordano l’impegno universale che è stato preso nella direzione della sostenibilità. All’interno del Forum condividiamo l’idea che un nuovo modello di sviluppo più integrale, ecologico ed inclusivo sia necessario. Non a caso abbiamo inserito la nostra agenda di lavoro per i prossimi anni all’interno della cornice dei 17 SDGs come chiave di lettura per il prossimo futuro ed abbiamo scelto di lavorare guardando alle nuove sfide che rispondono alle trasformazioni ed ai cambiamenti che il nostro tempo ci impone e davanti alle quali non possiamo rimanere estranei. Tutte le nostre organizzazioni confermano il loro impegno nel raggiungimento di questi obiettivi, e delle 336.275 istituzioni non profit censite in Italia, oltre la metà persegue obiettivi volti alla tutela dell’ambiente ed al raggiungimento della sostenibilità. Sappiamo bene che la sfida dello sviluppo sostenibile non si concluderà nel 2030 e che per raggiungere traguardi come lo sviluppo sostenibile e durevole, la cura dell’ambiente, la dimensione dell’inclusione, della pace e della giustizia, ci sarà bisogno dell’impegno di tutti: istituzioni, associazioni, cittadini, amministrazioni e privato.”
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