Equal o inequal? Una prima valutazione dei 33 progetti ammessi
22 Novembre 2001Con una lettera inviata oggi al Ministro Roberto Maroni e ai Sottosegretari Grazia Sestini e Pasquale Viespoli, i portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore hanno espresso “sconcerto e disappunto di fronte all’elenco dei 33 progetti ammessi al finanziamento da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito dell’iniziativa Comunitaria creata per incentivare lo sviluppo dell’economia sociale in Italia”. “Da una prima analisi – si legge nella missiva – emerge la forte presenza, quali referenti, di società private con finalità di lucro (una è addirittura una SPA) totalmente estranee al mondo terzo settore e che non hanno operato nella passata iniziativa comunitaria “Occupazione ADAPT”. “Appare singolare – commentano Patriarca e Rasimelli – che progetti senza finalità di lucro siano gestiti anche amministrativamente da enti lucrativi”. “Le società ammesse al finanziamento non sembrano possedere i requisiti fondamentali richiesti per la valutazione dei progetti ovvero la pregressa esperienza sui temi dell’inclusione sociale e la presenza sul territorio in relazione al settore, al tema e ai beneficiari. E quali sono le partnership di sviluppo che fanno capo a questi soggetti referenti?” “Queste nostre preoccupazioni sono state anche espresse dal Comitato di Sorveglianza dell’iniziativa Equal, nella seduta del 5 novembre 2001”. “E’un ennesimo mancato riconoscimento degli sforzi e della creatività progettuale del terzo settore da parte di un Governo che lo blandisce, gli promette sostegno con iniziative produttive e non assistenziali ma che all’atto pratico si contraddice mostrando anche disfunzioni, inefficacia e dispersione di iniziative e risorse”. “Chiediamo sin d’ora al Ministro del Lavoro di farsi carico di questa situazione. Per parte nostra – concludono i due portavoce – dopo un attento esame dei 33 progetti e della loro congruità con le linee programmatiche siamo pronti ad ogni iniziativa volta a portare piena trasparenza sull’esito del lavoro dei Comitati di valutazione e a difendere i diritti delle nostre organizzazioni”.
Rom, 23 novembre 2001
Paola Scarsi
ufficio stampa