#Comunicati stampa

COMMENTO DEL FORUM SULL’APPROVAZIONE DEL DISEGNO DI LEGGE DELEGA SULL’IMPRESA SOCIALE

Roma, 18 aprile 2002. Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella sua ultima seduta lo schema di disegno di legge delega sull’impresa sociale, un atto importante che apre la strada al completamento della legislazione di riconoscimento delle organizzazioni di terzo settore. “Nonostante le perplessità che manteniamo sullo strumento della “delega” – dichiarano Edo Patriarca e Giampiero Rasimelli – si tratta di un passo positivo, poiché il testo approvato è significativamente diverso da quello presentato dal governo al Forum del Terzo Settore nel dicembre scorso”. Sono stati accolti alcuni punti per noi fondamentali e oggi ci sono le condizioni per avviare, attraverso l’iter parlamentare, la definizione di decreti capaci di definire una normativa realistica ed efficace. Le modifiche ottenute ineriscono a) l’impegno a modificare le norme relative dell’ordinamento civile; b) l’esclusione della possibilità per i soggetti pubblici o imprese private profit di detenere il controllo dell’impresa sociale; c) la responsabilità degli amministratori verso i terzi; d) la previsione di organismi di partecipazione all’impresa di lavoratori e beneficiari. Resta inevaso il problema delle politiche di incentivazione e quello delle facilitazioni fiscali. Un tema proprio della strategia di sviluppo dell’impresa sociale data non solo la sua caratteristica non profit, ma soprattutto la sua evidente difficoltà di capitalizzazione (in particolare nelle fasi di avvio) e la necessità di utilizzare la leva fiscale per aumentare l’offerta di servizi nel paese. Insieme a questo è da introdurre una esplicitazione del sistema di regole sul lavoro, come da noi indicato a commento del libro bianco presentato dal Governo. E’nostro auspicio che il confronto costruttivo col Governo, col Parlamento e con le altre parti sociali possa continuare, consolidare i risultati raggiunti e dare un impulso significativo, concreto ed equilibrato ad una normativa che potremo ovviamente giudicare solo a conclusione dell’iter che oggi si apre. In particolare, saremo attenti a verificare che la definizione di questo provvedimento salvaguardi l’integrità degli ordinamenti conquistati in questi anni dai soggetti di Terzo Settore. Questo contesto matura una accelerazione dell’evoluzione del non profit e del terzo settore nel nostro paese. Il Forum Permanente del Terzo Settore si è posto e si porrà a difesa dei valori solidaristici e partecipativi del terzo settore italiano in maniera sempre aperta all’innovazione sia sul terreno di un nuovo welfare universalistico, sia del ruolo e dell’identità dei soggetti non profit. Sentiamo l’esigenza che su questi temi si rilanci da parte di tutti i soggetti istituzionali e delle forze sociali una discussione di modello e un impegno concreto che la legge di riforma del sistema di protezione sociale n. 328 del 2000 aveva aperto in modo robusto e coerente e che oggi rischia pericolosamente di andare alla deriva. E’in questo quadro che si eserciterà nei prossimi mesi l’azione del Forum Permanente del Terzo

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