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Festambiente Sud

“Pane, olio e Meridione” è lo slogan dell’appuntamento nel cuore del parco nazionale del Gargano, dove si incontreranno culture, saperi e sapori del Mediterraneo. Dal 26 al 30 luglio, nel borgo antico di Monte Sant’Angelo, il festival di ecologia e solidarietà per il secondo anno si svolge nella suggestiva cittadina garganica, dopo il successo della passata edizione che ha contato circa 40 mila visitatori, Legambiente ha deciso di puntare nuovamente sulla terra di Puglia. Cinque giorni da vivere all’insegna della cultura, della musica, del rispetto dell’ambiente e della buona cucina. Molte le novità rispetto all’edizione 2005: spettacoli teatrali, concerti, sagre e degustazioni, dibattiti, stage e laboratori.

Grande musica, con i concerti di Daniele Sepe, Roy Paci & Aretuska, una serata dedicata alla musica africana e una serata di musiche popolari per un omaggio al grande maestro Roberto de Simone. Grande teatro con la rassegna di teatro civile meridionale intitolato “Storie dal Sud”. La rassegna è accompagnata da un laboratorio di teatro civile e da un laboratorio teatrale per ragazzi.

“Festambiente Sud – dichiara Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente – è la festa delle molteplici identità che nel Sud Italia si fondono creando prodotti culturali ed espressioni sociali uniche. Abbiamo scelto la Puglia per il secondo anno consecutivo, perché è una terra di frontiera e si sta accreditando sempre di più come luogo in cui sperimentare cose nuove. Quella di quest’anno è una festa ricca e sperimentale. Siamo convinti che il territorio pugliese saprà apprezzarla”.

“Accanto alla buona musica – aggiunge Franco Salcuni, responsabile di Festambientesud – quest’anno abbiamo voluto puntare sul “teatro civile”, come forma d’arte che educa raccontando storie vere. Fra i tanti autori del teatro impegnato, noi abbiamo scelto alcuni autorevoli esponenti del nuovo teatro meridionale, come Ulderico Pesce ed Alessandro Langiu che stanno segnando la scena trattando soprattutto temi d’ambiente. Abbiamo anche uno spettacolo di danza sperimentale, The last beat, che racconta il genocidio in Ruanda, una delle tante storie del sud del mondo, che costringono popoli interi ad emigrare”.

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