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CONTRATTO DI SERVIZIO RAI

La portavoce Maria Guidotti ha ribadito la richiesta di un maggior coinvolgimento del Forum del Terzo Settore che, ha ricordato, era stato audito in materia.
Spiace però vedere come, pur in presenza di importanti novità che dovrebbero finalmente portare ad un effettivo “servizio pubblico” le richieste a suo tempo avanzate non siano state recepite.
L’auspicio è quello di ulteriori audizioni, stavolta presso la Commissione di Vigilanza, prima della definitiva approvazione del documento.
Questa la dichiarazione rilasciata dalla portavoce al termine dell’incontro : “Il nuovo contratto di servizio fornisce i presupposti per disegnare una Rai pluralista, di qualità e più autonoma dai partiti. Il problema è sempre lo stesso: come verificarne i parametri e come misurare l’aderenza con la missione di servizio pubblico?
Una importante novità è il Comitato scientifico chiamato a monitorare la qualità dell’offerta, organismo che dovrebbe finalmente rompere la dittatura dell’Auditel.
Qui incontriamo però una nota dolente: perchè non è stato coinvolto il sociale in questo Comitato, davvero autonomo nella sua funzione “terza”, rispetto a governo e Rai, vero e proprio stake holder del servizio pubblico radiotelevisivo?
E ancora: dopo le consultazioni di luglio non siamo più stati coinvolti e per questo abbiamo trasmesso una lettera aperta a Rai e Ministero. Oggi ci troviamo il contratto pronto e non vediamo le nostre richieste prese in considerazione: rafforzare ruolo e funzione del Segretariato sociale Rai, potenziarne la possibilità di intervento nelle scelte di palinsesto, dotare il sociale di una struttura produttiva all’interno della Rai.
Chiediamo che nei successivi passaggi in Commissione di vigilanza queste nostre richieste vengano prese in considerazione”.

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