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Guidotti e Mazzocco sulla Manifestazione Nazionale del 27 novembre

“Un’iniziativa di proposta e non di protesta” così le portavoce Maria Guidotti e Vilma Mazzocco hanno definito la Manifestazione Nazionale del Forum del Terzo Settore tenutasi davanti a Montecitorio ieri, martedì 27 novembre.
“Chiediamo un sistema di welfare più partecipato e sussidiario parte integrante delle politiche di sviluppo del Paese”.
“Chiediamo al Governo ed al Parlamento politiche sociali più coraggiose e riformiste. Le riforme – aggiungono le portavoce – hanno bisogno della partecipazione organizzata dei cittadini, portatori di esperienze e di competenze, attraverso le organizzazioni di terzo settore. Da qui nasce la rappresentanza del Forum del Terzo Settore ed il suo essere parte sociale riconosciuta”.

Centinaia di partecipanti, 104 bandiere a rappresentanza delle organizzazioni aderenti e tante sigle ancora: Telethon, Amref, Lega del Filo d’Oro, Anlaids, Airc tra le altre. In piazza a confrontarsi con noi anche tanti parlamentari tra cui Marina Sereni, Mario Baccini, Ermete Realacci, Enrico La Loggia, Francesco Ferrante, Antonio De Poli, Luigi Bobba, Luca Volontè.

Le delegazioni del Forum del Terzo Settore, guidate dalle portavoce e composte dai membri del coordinamento, sono state ricevute in Parlamento da rappresentanti degli opposti schieramenti: Michele Ventura relatore della Legge Finanziaria alla Camera, Lino Duilio, presidente della Commissione Bilancio, Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura, Mimmo Lucà, presidente della Commissione Affari Sociali, Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Angelo Bonelli Capogruppo dei Verdi, Elio Vito Capogruppo di Forza Italia ed il Senatore Giorgio Benvenuto: un riscontro positivo.

“Sono state dichiarate – evidenziano Guidotti e Mazzoccosignificative disponibilità ad intervenire su numerosi punti: dalla rimozione dell’attuale “tetto tecnico” del 5 x mille, all’aumento delle risorse destinate al fondo per la non autosufficienza ed alla cooperazione internazionale, dalla soppressione dell’art. 105 che snatura il servizio civile, all’adeguamento delle risorse per renderlo un diritto esigibile”.
“Il terzo settore moltiplica e non consuma le risorse: le nostre organizzazioni producono servizi per i cittadini e per l’intero sistema Paese. Per questo la nostra non è stata una manifestazione di protesta ma una rivendicazione partecipata, colorata, propositiva”
.
“Ma – chiudono Mazzocco e Guidottise alle disponibilità che ci sono state manifestate non seguiranno fatti concreti siamo pronti a proseguire la nostra azione nelle forme che riterremo necessarie e più opportune allargando ulteriormente le nostre alleanze”.

comunicato stampa 33/07
Roma , 28/11/2007

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