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Le reti del terzo settore – Rapporto di ricerca (lug. 2010)

Alcuni aspetti quantitativi e qualitativi a partire
dalle organizzazioni aderenti al Forum Nazionale Terzo Settore

Realizzato con il Contributo della Fondazione Cariplo
 
Il Terzo Settore è spesso rappresentato come un “pulviscolo” composto da decine di migliaia di organizzazioni, frammentato, disperso e disorganizzato.
Nel 2001 l’ISTAT, nell’ambito dell’8° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi, ha realizzato la prima raccolta sistematica di dati sul non profit. Da essa risultavano 235.232 unità istituzionali (pari al 5,4% di tutte le unità istituzionali); 488.523 addetti (pari al 2,5% del totale degli addetti). 3.200.000 volontaristimati. L’ammontare delle entrate era di oltre 38 miliardi di €. Negli anni seguenti sono state svolte ulteriori ricerche – da ISTAT, CNEL, UnionCamere ed altri – che hannno consentito di approfondire meglio la conoscenza di alcuni aspetti dell’articolato mondo del terzo settore. Il Rapporto 2010 dell’Eurispes ha riportato i dati relativi alla fiducia dei cittadini nelle istituzioni, segnalando ai vertici della classifica con l’82,1% il volontariato, a fronte, ad es., del 75,3% ai Carabinieri, 70% al Presidente della Repubblica, 67,2% alla Polizia. Tale fiducia è suffragata dai dati relativi al 5×1000 – lo strumento di sussidiarietà fiscale che consente al contribuente di indirizzare tale quota delle proprie tasse verso il Terzo Settore e la ricerca scientifica e sanitaria – utilizzato nel 2006 da circa 16 milioni di contribuenti (i 2/3 del totale), un dato confermato negli anni successivi.
 
Non risulta che sinora sia stata fatta un’adeguata riflessione circa le reti del Terzo Settore, in specie la loro capacità di aggregazione e promozione, sostegno, orientamento del fenomeno, e in particolare riguardo alle reti di livello nazionale.
E’ stato ritenuto utile, per aumentare la conoscenza del fenomeno e la consapevolezza dei diversi attori coinvolti, realizzare una ricerca che prendesse quale ipotesi di ricerca una nuova rappresentazione del Terzo Settore: Le RETI, intese come modelli organizzativi che aggregano, promuovono, sostengono, orientano. Una ricerca realizzata a partire da organizzazioni aderenti al Forum Nazionale del Terzo Settore.
 
La nostra ricerca costituisce una prima illustrazione di una indagine sulle reti ma sin d’ora propone alcuni risultati di un certo interesse.
Il primo riguarda l’ampiezza delle reti esaminate. Considerando i dati rilevati sulle 53 reti nazionali aderenti al Forum Nazionale Terzo Settore (su un totale di 75) che hanno risposto al questionario i numeri sono di per sé significativi. Esse associano oltre 94.000 enti di base, 350.000 lavoratori, 1.600.000 volontari, muovono risorse economiche per circa 8 miliardi di €;  appare evidente un ambito di assoluto rilievo, dove il modello organizzativo delle reti lascia prefigurare un universo del Terzo Settore ben diverso da come viene comunemente percepito e disegnato. Riteniamo che estendere la ricerca alle circa 150-200 reti di rilievo nazionale stimabili possa contribuire a una nuova e diversa raffigurazione e consapevolezza del Terzo Settore e, conseguentemente, delle sue potenzialità, delle modalità di sostegno e sviluppo e anche delle sue responsabilità.
 
Naturalmente questi primi dati quantitativi vanno elaborati: è dirimente capire se le decine di migliaia di organizzazioni sono assimilabili ad un pulviscolo che agisce in modo disperso o se sono presenti linee di collegamento tra esse che legittimano una loro visione come un sistema che interagisce.
Dalla ricerca emerge che 45 organizzazioni su 53 si caratterizzano per articolazioni territoriali e/o settoriali, quindi una presenza sul territorio estremamente ben ramificata nell’intero Paese; l’80% ha in essere relazioni formalizzate con altri enti, aderenti e non al Forum.
Dunque, dai dati raccolti dalle organizzazioni aderenti al Forum Nazionale Terzo Settore, possiamo già affermare che il modello organizzativo delle reti pare essere dotato di tutti i prerequisiti necessari per giocare un ruolo significativo nelle politiche del Paese sia a livello nazionale che locale.

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