INACCETTABILE CHE UNA LEGGE SULLA MONTAGNA STRAVOLGA LA L. 266/91 – IL VOLONTARIATO E’CONTRARIO
14 Ottobre 2010Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net – ossia l’intero panorama delle organizzazioni che in Italia rappresentano il mondo del volontariato e del privato sociale – esprimono profonda preoccupazione e dissenso in merito alle ipotesi di modifica della Legge quadro del Volontariato (n. 266/91) attraverso l’art. 5 del Progetto di legge n. C41 (territori montani).
Preoccupa fortemente che le norme che si stanno definendo utilizzino risorse ordinarie, già destinate al volontariato, per altre attività, quantunque significative.
Il fronte di impatto maggiore è l’abnorme ampliamento del numero di fruitori dei Centri di servizio per il volontariato, istituiti dall’art.15 della Legge 266/91 per sostenere l’attività delle organizzazioni del volontariato (oggi circa 40.000 tra iscritte e non iscritte ai registri regionali).
In particolare la modifica prevede:
1. di aggiungere a chi gestisce i CSV e a chi usufruisce dei loro servizi, oltre alle organizzazioni di volontariato, anche tutte le onlus, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare;
2. di destinare almeno il 10% delle risorse ai CSV che operano in territori montani e di consentire che la quota eventualmente eccedente le loro attività di servizio venga utilizzata per acquistare attrezzature, materiali e mezzi il cui utilizzo sia strettamente connesso alle attività di natura sociale.
Si tenga inoltre presente che sul sistema di attuazione dell’art. 15 della Legge 266/91 ci sono stati due accordi tra i soggetti coinvolti (Acri in rappresentanza delle Fondazioni, Forum del Terzo settore, Consulta Volontariato, Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, CSVnet, Consulta CoGe), nell’ottobre 2005 e nel giugno 2010, che hanno già individuato forme per ottimizzare il sistema, anche di fronte alle conseguenze dell’attuale crisi economica.
Un altro elemento di preoccupazione riguarda l’estensione della tipologia di progetti finanziabili dall’Osservatorio nazionale del Volontariato, con un bando per le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali del volontariato (oggi circa 28.000) per finanziare progetti innovativi sulle emergenze sociali.
La modifica prevede che alle emergenze sociali, vocata area di azione dei progetti, vengano aggiunti interventi nei territori montani e nelle aree territorialmente marginali.
Riguardo al metodo, ci sconcerta che su modifiche di tale impatto – che intervengono su uno strumento di sostegno destinato specificatamente al volontariato, ampliandolo a moltissimi altri soggetti senza modificare l’entità delle risorse disponibili – non si interpellino le organizzazioni che il mondo del volontariato collettivamente rappresentano.
Spiace constatare come ancora una volta si tentino di modificare alcuni articoli della legge sul volontariato non affrontandola direttamente, ma attraverso modifiche singole inserite in provvedimenti normativi che si occupano di altri temi.
Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol – Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net chiedono, dunque, di modificare il Progetto di Legge evitando di intervenire con esso per cambiare la legge sul volontariato.
Andrea Olivero, Portavoce Forum Terzo Settore
Fausto Casini, Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore
Fausto Casini, Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore
Emma Cavallaro, Presidente ConVol
Marco Granelli, Presidente CSVnet