FEDERCONSUMATORI – PIL: IL GOVERNO APRA GLI OCCHI. LE POLITICHE INIQUE ADOTTATE FINORA NON PORTANO DA NESSUNA PARTE.
15 Novembre 2012
PIL: IL GOVERNO APRA GLI OCCHI. LE POLITICHE INIQUE ADOTTATE FINORA NON PORTANO DA NESSUNA PARTE.
Si confermano allarmanti i dati relativi al PIL italiano nel 2012.
Rispetto al terzo trimestre del 2011 vi è stato un calo del -2,4%.
Un andamento che, purtroppo, avevamo previsto da mesi, invocando misure urgenti e necessarie per evitare che si concretizzasse.
Il Governo, invece, non solo non ha fatto nulla per scongiurare questa drammatica caduta, ma anzi ha avviato misure inique e depressive, con l’unico effetto di accentuare la crisi.
Le manovre avviate finora continuano a creare discriminazioni e situazioni di forte squilibrio. Ostinandosi a far uscire dalla finestra i problemi di bilancio, non ci si accorge che, dalla porta principale, entrano povertà e disagio sociale.
Una politica economica ottusa e del tutto inadeguata, che continua tutt’oggi.
In una situazione simile e di fronte a dati tanto gravi, infatti, aumentare ulteriormente l’IVA dal prossimo anno è un vero e proprio suicidio, per l’economia e per le famiglie.
Queste ultime dovranno fare i conti con una caduta del proprio potere di acquisto sempre più marcata (non dimentichiamo che la contrazione dal 2008 ad oggi è già pari al -13,2%), tutto ciò determinerà un ulteriore calo dei consumi, e quindi della produzione, con effetti negativi sull’occupazione e così via, alimentando all’infinito il pericoloso circolo vizioso in cui è piombata la nostra economia.
“E’ ora che il Governo apra gli occhi: per spezzare questo grave andamento è indispensabile ripartire dalle famiglie e dalla domanda di mercato.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per questo è necessario operare subito una detassazione a favore di lavoratori e pensionati, partendo proprio dalla tredicesima mensilità.
Inoltre, per una vera ripresa, bisogna rilanciare gli investimenti sul piano della crescita e dello sviluppo, a partire dagli investimenti per le reti e le infrastrutture digitali, che sono indispensabili per un ammodernamento ed un salto di qualità del nostro Paese.
Non vogliamo più sentir parlare di mancanza di risorse: si possono e si devono trovare attraverso una seria azione sul piano della lotta agli sprechi e del contrasto sempre all’evasione fiscale, nonché attraverso una maggiore tassazione su grandi patrimoni e rendite finanziarie.
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