ADICONSUM – Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 17-25 novembre 2012
16 Novembre 2012
Campagna “Meno Rifiuti – Più Benessere”
di Adiconsum, Associazione Comuni Virtuosi, Italia Nostra
Le 10 mosse verso una società del riciclo
Un appello indirizzato alle Aziende e alla Distribuzione Organizzata
Meno Rifiuti- Più Benessere in 10 mosse – Questo lo slogan di un documento condiviso con cui l’Associazione Comuni Virtuosi, Italia Nostra e Adiconsum si rivolgono direttamente al mondo della produzione e della distribuzione per sollecitare 10 azioni attuabili nel breve e medio termine per alleggerire l’impatto ambientale di imballaggi e articoli usa e getta.
Hanno sottoscritto il documento circa 300 enti locali tra cui comuni come Lucca, Lecco, Perugia, Trento, Pesaro, le provincie di Lecco e Avellino, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania.
Tra le associazioni nazionali hanno aderito Greenaccord, Fare Verde, MDF- Movimento Decrescita Felice, Slow Food Italia, Cittadinanzattiva, Altroconsumo e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Questa iniziativa partecipa alla Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti (17-25 novembre), un evento che mette al centro della pubblica attenzione l’esigenza di ridurre drasticamente la quantità dei rifiuti, aumentare la produzione eco-compatibile, allungare la vita dei prodotti e promuovere consumi attenti e responsabili.
Secondo le stime della Banca Mondiale, infatti, la crescita della popolazione mondiale e lo sviluppo economico dei paesi emergenti porterà nei prossimi 10-15 anni ad un raddoppio dei rifiuti solidi urbani attualmente prodotti che ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate circa e dei relativi costi di gestione.
In particolare nel nostro Paese, nonostante il fatto che il Rapporto Banca dati sulla raccolta differenziata 2011, registri come dato positivo un calo del 1,88% dei rifiuti prodotti rispetto al 2010 la gestione dei rifiuti presenta ancora grossi elementi di criticità, tanto che in Europa occupiamo il 20° posto su 27 Stati membri e rientriamo tra i 12 paesi della classifica che hanno basse performance di gestione dei rifiuti a causa di:
– politiche deboli o inesistenti di prevenzione dei rifiuti,
– assenza di incentivi destinati ad evitare la messa in discarica e, di conseguenza,
– uno scarso sfruttamento del riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti e
– l’inadeguatezza delle infrastrutture.
Inoltre proprio per non aver provveduto a bonificare grande parte delle nostre 255 discariche di rifiuti illegali e incontrollate, nel rispetto di una sentenza del 2007 della Corte di giustizia Europea, rischiamo ora di dover pagare una multa da 56 milioni.
Dobbiamo lavorare intensamente sulla prevenzione e sulla produzione eco compatibile per diventare una “Società del riciclo” . Tra l’altro l’industria del riciclo, riconosciuta come uno degli assi portanti della green economy, è capace di creare un’occupazione 10 volte maggiore rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento.
Per questo Adiconsum insieme ai Comuni Virtuosi, a Italia Nostra e agli altri enti e associazioni aderenti ha elaborato un Decalogo in 10 mosse sui comportamenti da adottare da parte delle Aziende e della Distribuzione Organizzata per migliorare i tassi di riciclo e diminuire la produzione di imballaggi.
Le 10 mosse
1) Sostituire tutti gli imballaggi non riciclabili;
2) Ridurre il peso degli imballaggi con l’eliminazione dei doppi imballaggi e componenti accessori all’imballaggio superflui e mettere in commercio di prodotti iperconcentrati o allo stato solido;
3) Sostituire o eliminare negli imballaggi quelle componenti che ne impediscono o complicano il riciclaggio come le etichette sleeves e l’uso di additivi, coloranti e composti esterni.
4) Ottimizzare l’impiego dei materiali e del design dei contenitori ai fini di un riciclo efficiente.
5)Promuovere l’uso di contenitori a rendere (anche in plastica infrangibile)
6)Utilizzare ove possibile materiale riciclato per realizzare il packaging al posto di materia vergine.
7) Adottare un sistema di marcatura/etichettatura degli imballaggi che possa comunicare in modo chiaro e trasparente al consumatore il grado di riciclabilità dell’imballaggio stesso.
8 ) Nei punti vendita della GDO: favorire la nascita di circuiti specifici a “filiera breve” raccolta-riciclo-riprodotto, anche con sistemi a cauzione come avviene ad esempio in molte catene GDO centro europee.
9) Nei punti vendita della GDO: eliminare l’imballaggio eccessivo e ridurre il consumo di sacchetti monouso per l’ortofrutta introducendo soluzioni riutilizzabili.
10) Nei punti vendita della GDO: favorire un cambio di abitudini che spinga i cittadini consumatori al riutilizzo di contenitori portati da casa e all’adozione di prodotti con parti intercambiabili adatti all’uso multiplo in quanto unica strategia possibile ed efficace per ridurre il consumo usa e getta.
Consulta il Testo completo del documento condiviso e firma la petizione