ISTAT-CNEL: OLTRE IL PIL ARRIVA IL BES, MISURA DEL BENESSERE
11 Marzo 201311 marzo 2013
A fianco del Pil, arriva il BES, il nuovo indice di‘benessere equo e sostenibile’coniato dall’ISTAT e dal CNEL. Con il primo rapporto sul Benessere equo e sostenibile, il Cnel e l’Istat presentano i risultati di un’iniziativa che pone l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano oltre il Pil.
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Dodici campi, dalla salute al lavoro, dall’ambiente alle relazioni sociali e 134‘termometri’per misurare il benessere equo e sostenibile (Bes), con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute del Paese con indicatori che vadano‘’al di la’del Pil’’.
Il Cnel, organo a cui partecipano rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e del terzo settore, e l’Istat, dove operano esperti della misurazione dei fenomeni economici e sociali, hanno unito le proprie forze per giungere ad un insieme condiviso di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del Paese. E’stato così costituito un comitato insieme all’associazionismo femminile, ecologista, dei consumatori, a cui si è affiancata una commissione scientifica e con un’ampia consultazione con i cittadini.
L’impegno è quello di arrivare a una sorta di‘costituzione statistica’, cioè un riferimento costante e condiviso dalla società italiana in grado di segnare la direzione del progresso.
Uno strumento quindi utile anche per la messa a punto delle politiche necessarie al Paese. In particolare, si punta a sintetizzare gli indicatori in modo da elaborarne uno per ciascun dominio, quindi in tutto circa 12, anche per meglio capire miglioramenti e peggioramenti. Infatti, il Bes sarà aggiornato annualmente.
In allegato: Nota per la Stampa CNEL-ISTAT