ACLI – Primo rapporto sui redditi di lavoratori e famiglie”
14 Giugno 2013COMUNICATO STAMPA
Martedì 18 giugno a Roma la presentazione
Il Primo Rapporto Acli sui redditi di lavoratori e famiglie: non si ferma l’impoverimento del ceto medio popolare
La ricerca, condotta dall’Università Cattolica, sui dati del periodo 2009 – 2011
L’intervento dei vice ministri Fassina e Guerra. Le proposte delle Acli sul fisco
Roma, 13 giugno 2013 – Martedì 18 giugno 2013, alle ore 11,00 in Via di Campo Marzio 24, a Roma presso il Centro Documentazione e Studi Comuni Italiani avrà luogo la presentazione del Primo Rapporto Acli sui redditi di lavoratori e famiglie, realizzato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Interverranno i curatori dell’indagine Rosangela Lodigiani, Francesco Marcaletti, Gian Paolo Barbetta, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Gilberto Turati, dell’Università di Torino.
Il presidente nazionale Gianni Bottalico presenterà le proposte delle Acli per la riforma della fiscalità sulla base dei dati emersi dall’indagine, alla vigilia della discussione parlamentare della delega fiscale. Quindi interverranno i vice ministri Stefano Fassina (Economia e Finanze) e Cecilia Guerra (Lavoro e Politiche Sociali), moderati dal giornalista Cristiano Dell’Oste (Il Sole 24 Ore)
La disamina delle condizioni sociali ed economiche di un segmento del cosiddetto “ceto medio”, indagate attraverso la lettura dei dati degli utenti del Caf Acli, realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano sotto la direzione del prof. Michele Colasanto, apre degli squarci non ancora abbastanza analizzati sui processi di impoverimento e di vulnerabilità che sempre più interessano i ceti lavoratori e le famiglie nel nostro Paese.
Il campione dell’indagine risulta assai ampio: oltre 1 milione e 400 mila dichiarazioni nel 2011, che costituiscono il 3,3% del totale dei contribuenti (IRPEF), e ben il 7,5% se si prende in considerazione solo il modello 730.
Nel confronto con i dati generali la banca dati Acli mostra alcuni punti di forza ed una peculiare e significativa composizione del campione, che fornisce un interessante profilo di «ceto medio popolare». Di grande rilievo anche i dati sulle disuguaglianze di reddito che ancora perdurano tra i due sessi e sulla composita situazione lavorativa che caratterizza l’universo giovanile.
In allegato l’invito
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