FTS Sicilia – a confronto sulla legge di stabilità
02 Dicembre 2013Legge di stabilità: i rischi per il territorio e le proposte del forum
Lunedì 2 dicembre, a Catania, il Forum siciliano del terzo settore chiama a raccolta tutti i deputati nazionali
Temono che, una volta approvata anche dalla Camera dei deputati, la Legge di stabilità 2014 possa danneggiare le città siciliane, in testa quelle già indebolite dai tagli sociali e in difficile lotta contro la povertà, come Catania o Palermo. Per questo il Forum del Terzo settore siciliano, che raccoglie ben 29 associazioni che da anni sono impegnate nella solidarietà, nella promozione dei diritti e delle opportunità sociali, e nella rappresentanza delle associazioni di volontariato, di promozione sociale e della cooperazione sociale, chiederà ai deputati nazionali eletti in Sicilia di confrontarsi sul tema. Con una precisa richiesta: impegnarsi a fondo in sede parlamentare affinché i rischi vengano ridotti al minimo e affinché vengano comprese e portate avanti le proposte che provengono da chi vive il terzo settore ogni giorno, come missione di vita.
Per questo il Forum del Terzo settore siciliano ha dato loro appuntamento a Catania per lunedì 2 dicembre, alle 10,30 , in Sala Bonaventura a Catania, per illustrare le proposte del Forum e per evidenziare i rischi della legge.
Al tavolo, in rappresentanza di tutte le sigle, siederanno il portavoce del Forum Pippo Di Natale (presidente regionale Auser), Lorenzo Coraleo, (presidente regionale Anpas), Giuseppe Greco (segretario regionale di Cittadinanzaattiva), Maria Rosaria Aquilone (presidente regionale Anteas), Giuseppe Giardina (presidente regionale Anffas), Salvatore Daidone (presidente regionale Anolf), Angela Peruca (responsabile Legacoop Sociali Sicilia) Franco Quartararo (presidente regionale Ada), Totò Scalisi (presidente regionale Fitel), Salvatore Cacciola (presidente CNCA).
Il testo della legge di stabilità 2014 non lascia dunque soddisfatte le associazioni del Forum. Dopo anni di tagli alle risorse per le politiche sociali, soprattutto a quelle per la non autosufficienza, il Forum segnala solo “una piccola inversione di tendenza, che resta tuttavia assolutamente insufficiente. Pur rimanendo la cancellazione dell’aumento dell’IVA per le cooperative sociali, pur riscontrando un aumento del Fondo per la non autosufficienza (da 250 a 275 mln di € che raggiunge i 350 mln con l’aggiunta per l’assistenza domiciliare per le gravi disabilità) e pur constatando che compare il tema della povertà, con l’introduzione della sperimentazione del SIA, con un finanziamento