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FTS Reggio Calabria – Assistenza Domiciliare Integrata: situazione ancora in stallo

COMUNICATO STAMPA

Reggio Calabria. 15.01.2014

Il Forum Provinciale del Terzo Settore ha incontrato i rappresentanti degli Enti che fino a giugno 2013 hanno effettuato in regime di “patto di accreditamento provvisorio” il servizio ADI sul territorio della Provincia di Reggio Calabria.

A detto incontro hanno partecipato l’Associazione Piccola Opera Papa Giovanni, La cooperativa Rinascita, l’Associazione SADMAT, Il Consorzio Mare Sol, La cooperativa Skinner, l’Associazione Voce Amica e la cooperativa la Nostra Valle.

Le motivazioni dell’incontro risiedono principalmente nella condivisa necessità di sostenere i diritti delle persone fragili e senza voce come i pazienti in ADI, sovente relegati nelle proprie abitazioni e senza alcun sistema di tutela rispetto all’esigibilità delle prestazioni.

Si ricorda che dal 5 luglio 2013 il Servizio ADI è stato sospeso dagli stessi Enti per grave e cronica insolvenza da parte dell’Azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria, che ha portato a vantare crediti superiori a 600.000 €.

In atto la situazione, nonostante numerosi incontri con i vertici dell’ASP, non può dirsi risolta, pur se qualche segnale, non del tutto significativo, si registra.

Gli Enti del Terzo settore, per i debiti pregressi, non liquidati e quindi non annettibili alla legge 35/2013, saranno quindi costretti a ricorrere al recupero legale dei crediti, con danno economico verso la collettività e tempi oltremodo dilatati.

Nel frattempo gli stessi Enti sono stati costretti a ricorrere al credito per onorare i debiti verso il personale impegnato nel servizio ADI con importante danno sotto il profilo finanziario.

Posto ciò, ritenendo che l’impasse stia danneggiando oltre misura i pazienti, nell’indifferenza generale, si manifesta disponibilità al riavvio del servizio  chiedendo nel contempo che l’Azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria:

–        crei le condizioni di certezza ed esigibilità rispetto al budget 2014,

–        saldi le somme liquidate, afferenti al capitolo 2013

–        definisca in maniera chiara secondo parametri di legge il rapporto con gli Enti che hanno dimostrato finora di esprimere sia sotto il profilo etico che professionale un servizio di assistenza a livelli più che ottimali.

Questa settimana sarà tentata l’ennesima negoziazione con l’ASP per raggiungere le condizioni su citate, nel supremo interesse dei diritti dei pazienti in ADI da troppo tempo senza risposte adeguate.

Il Portavoce del Forum Provinciale

Avv. Luciano Squillaci

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