CNCA – Migranti dispersi nel canale di Sicilia, primi impegni da parte dal Governo italiano
17 Gennaio 2014Migranti dispersi nel canale di Sicilia, primi impegni da parte dal Governo italiano
Il viceministro Bubbico e il sottosegretario Manzione hanno incontrato ieri Messaoud Romdhani, del Forum tunisino per i diritti economici e sociali, e i rappresentanti di CNCA, Un ponte per e Caritas Italiana
Roma, 17 gennaio 2014
Il Governo italiano assume impegni precisi sui migranti dispersi nel canale di Sicilia. Ieri il viceministro Filippo Bubbico e il sottosegretario Domenico Manzione hanno incontro Messaoud Romdhani, del Forum tunisino per i diritti economici e sociali (uno dei più importanti network della società civile della Tunisia), Marina Galati, vicepresidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Domenico Chirico, direttore di Un ponte per, e Oliviero Forti, responsabile Immigrazione della Caritas Italiana, in merito alla sorte dei migranti che hanno provato a entrare in Italia via mare e di cui si sono perse le tracce.
In primo luogo, i due esponenti del Governo si sono impegnati a promuovere un’indagine amministrativa sulle decine di dispersi tunisini nel naufragio avvenuto il 6 settembre 2012 a largo di Lampedusa, che suscitò in Tunisia diverse manifestazioni di piazza che videro protagoniste proprio le famiglie degli scomparsi, per esigere notizie sui propri cari.
Nel contempo, il ministero dell’Interno si è impegnato a raccogliere informazioni sui circa 300 dispersi tunisini le cui famiglie si sono rivolte al Forum tunisino per i diritti economici e sociali per vedere riconosciuto il loro diritto a sapere cosa ne è stato dei propri parenti scomparsi.
Per quanto riguarda poi la richiesta di istituire una commissione di inchiesta italo-tunisina, aperta ai rappresentanti delle famiglie dei dispersi e delle associazioni tunisine che le assistono, per raccogliere le informazioni su tutti i dispersi e svolgere questa funzione anche in futuro, come struttura permanente di scambio di informazioni, Bubbico e Manzione hanno rimarcato la difficoltà di procedere in tale direzione senza la disponibilità del Governo tunisino.
Infine, i due esponenti del Governo hanno espresso la propria disponibilità a progettare e sperimentare azioni che favoriscano il riconoscimento dei migranti che passano per mare.
Il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, il CNCA, Un ponte per e la Caritas Italiana esprimono la loro soddisfazione per il fatto che, per la prima volta, il Governo italiano ha ricevuto ufficialmente un rappresentante della società civile tunisina sulla questione dei migranti dispersi e si augura che quanto condiviso ieri sia solo il primo passo in direzione di una diversa gestione di tali situazioni.
Inoltre, sottolineano la forte attenzione dimostrata dalla Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato, che sosterrà – per quanto di sua competenza – lo sforzo delle associazioni tunisine.
Info per la stampa
Mariano Bottaccio – responsabile Ufficio stampa e Comunicazione
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)
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