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Anpas – In Italia  un paziente va in pronto soccorso ogni 2 secondi: fondamentale il volontariato nel trattamento del dolore in emergenza e urgenza

Anpas_VolontariCOMUNICATO STAMPA

Si è svolto questa mattina a Roma, presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati il seminario “Il trattamento del dolore in Urgenza de emergenza” patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Insieme al Presidente Anpas Fabrizio Pregliasco sono intervenuti ricercatori e rappresentanti delle istituzioni per discutere delle nuove modalità i intervento con particolare riguardo alle esigenze di medici, infermieri e volontari soccorritori sull’intervento immediato.

«Nel contesto italiano la peculiarità è la presenza del volontariato attivo da prima della creazione del sistema 118. Il patrimonio del volontariato nell’emergenza urgenza è da rivalutare in un’ottica di competenze tecniche in cui medici specialisti possano portare assistenza in un sistema variegato per dare un servizio, quello dell’emergenza urgenza, che oggi è il primo della catena. Il dolore serve per fare diagnosi, e anche il trasporto deve essere fatto in modo adeguato con la copresenza del personale sanitario. Nel Trentino Alto Adige c’è un’esigenza e di una gestione professionale del dolore. Una esigenza importante quella di fare innovazione: lo ha fatto in passato e continua a farlo. Il problema è nell’ottica di un approccio di ospedale senza dolore e fondamentale è la diffusione della cultura del soccorso e di terapie farmacologiche da comunicare correttamente. Insieme al volontariato possiamo far crescere il nostro paese sull’attenzione al dolore un contesto che veda l’attenzione alla persona. Dai primi carretti alle ambulanze» ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas

«Ogni anno in Italia 20 milioni di persone si rivolgono al pronto soccorso: di queste il 70% arriva in pronto soccorso per il dolore, ogni 2 secondi in Italia c’è qualcuno che va in pronto soccorso perché ha dolore», ha dichiarato Gian Alfonso Cibinel, Presidente SIMEU. «Decisiva è l’alleanza con il paziente per superare il dolore:importante è interagire, informare e rassicurare le persone in un ambiente» ha concluso Cibinel. L’imperativo è l’ospedale senza dolore e soprattutto un paziente senza dolore: bisogna costruire la cultura.

Francesco Germano, Presidente Società Italiana Sistema 118 ha ricordato come viene affrontato il dolore in Francia, negli stati uniti e in Italia: il sistema 118 è un servizio giovane e l’organizzazione è disomogenea: «Sul territorio agiscono pochi medici, un po’ più di infermieri, e tantissimi soccorritori l’importanza della dignità del paziente durante il dolore».

I dati. Il 60% degli interventi di situazioni di emergenza urgenza viene effettuato dai soccorritori: il SIS dichiara che vengono effettuati 13milioni di interventi ogni anno

Il 53% degli italiani si affida al fai da te per la cura del dolore. L’indagine Doxa evidenzia un uso improprio di analgesici per la gestione del dolore cronico, nonostante a molti siano noti i gravi effetti collaterali che i FANS possono creare, se impiegati per lungo tempo.

 

Andrea Cardoni
Mobile 3316455343
email comunicazione@anpas.orgwww.anpas.org

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