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Lettera del Portavoce del Forum al Direttore del Corriere Della Sera

CorriereSeraEgregio Direttore,

abbiamo letto con totale contrarietà l’editoriale “ Dirsi in faccia un po’ di verità comparso nell’edizione di ieri del quotidiano che Lei dirige, e a firma di Ernesto Galli Della Loggia.

Quello che ci lascia perplessi è che un editorialista del Corriere della Sera possa permettersi così gravi affermazioni che non trovano riscontro nella realtà. Facciamo riferimento in particolare agli esempi che vengono citati per spiegare alcuni atteggiamenti del Premier Matteo Renzi, e che tirano fuori, a sproposito, il terzo settore e il rilancio servizio civile, parlando di “solite trattative con la solita burocrazia della solidarietà, con le decine e decine di associazioni, cooperative, Ong (in genere accuratamente lottizzate), che non si capisce bene che cosa faranno ma si capisce solo che avranno un po’ di soldi pubblici in più.”

Rimaniamo sbalorditi nel sentirci chiamare in causa in questo modo, con questi toni e per di più davanti ad un pubblico molto vasto, come quello che legge quotidianamente il suo giornale. Ci chiediamo di che cosa stia parlando Galli Della Loggia, da quale osservatorio privilegiato possa permettersi certe affermazioni che non trovano riscontro nel nostro mondo. Abbiamo bisogno di spiegazioni per provare anche solo a comprendere da dove possa nascere una tale visione, che riteniamo qualunquista e superficiale. Definire il terzo settore come ‘burocrazia della solidarietà’ quando i numeri che ci caratterizzano sono ormai conosciuti da tutti (come dice il Presidente del Consiglio dovremmo essere chiamati ‘il primo settore, per i numeri che produciamo’).

I soldi destinati ai progetti di servizio civile, forse Galli Della Loggia non è bene informato, non vanno nemmeno in minima parte alle associazioni ma, sotto forma di (piccoli) rimborsi spese, ai giovani che in Italia o all’estero si mettono alla prova con progetti volti alla tutela dei diritti (anziani, minori, giovani, persone con disabilità, migranti), la cura e il rispetto dell’ambiente, la cooperazione sociale, comunque con l’obiettivo sempre di  rinsaldare la coesione sociale. Si tratta di lavori e forme di grande impegno, forse troppo silenziose, che evidentemente non sono conosciute dall’autore del pezzo di cui stiamo parlando.

Invitiamo volentieri Ernesto Galli Della Loggia ad un confronto diretto con noi, per fargli conoscere veramente il servizio civile e il mondo del non profit italiano. Chissà che forse in un prossimo editoriale deciderà di pensare a noi solamente come esempio da imitare.

Cordialmente,

Pietro Vittorio Barbieri
Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

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