Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare
02 Novembre 2015Ogni giorno milioni di persone si impegnano e partecipano per un Paese più giusto e solidale, perché credono che fiducia e voglia di investire sul futuro ripartano se si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà.
Perché nei Paesi dove c’è più Welfare c’è più crescita e sviluppo.
Incontro nazionale a Roma il 3 novembre
Nei mesi di ottobre e novembre si svolgeranno, sui territori, gli eventi organizzati dai Forum regionali del Terzo Settore
Per informazioni segui la pagina degli incontri regionali
Programma 3 novembre, Roma
Porta Futuro – via Galvani 108
Ore 9.30 alle 14.00
Ore 9.30 – Registrazione Partecipanti
Ore 10.00 – Inizio lavori
- Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore
- Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali
- Cristiano Gori, docente di Politica Sociale all’Università Cattolica di Milano
- Stefano Tassinari, Coordinatore Consulta Welfare presso il Forum Nazionale del Terzo Settore
Ore 11.20 – Interventi
- Rappresentante Commissione Politiche Sociali – Conferenza Regioni e Province Autonome
- Maurizio Bernava, Segretario confederale responsabile Politiche di welfare e PA – Cisl
- Stefano Cecconi, Area Contrattazione Sociale – Salute – CGIL
- Francesco Maria Gennaro, Responsabile Politiche Sociali – Servizio Politiche Sociali e Sostenibilità – UIL
Ore 12.15 – Interventi di Parlamentari
Ore 12.45 – Conclusioni
- Vito De Filippo Sottosegretario alla Salute
- Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore
Segui l’evento anche sulla pagina Facebook e su Twitter (@forumterzosett) con l’hashtag #ilfuturoèsociale
Materiali:
Volantino “Il futuro è sociale”
Volantino “Il futuro è sociale” (formato A4)
Il Comunicato stampa post evento: Investire in politiche di welfare significa investire nel futuro e nella crescita del nostro Paese
Il Documento: #ilfuturoèsociale – Appello e schede approfondimento
L’audio della trasmissione Elleesse di RadioArticolo1 del 3 novembre 2015 dedicata all’incontro (con Licio Palazzini – Cnesc; Vincenzo Manco – Uisp; Giorgio Righetti – Acri; Gianni Palumbo – FTS Lazio; Luca Gallerano – Legambiente; Ivano Maiorella e Giuseppe Manzo – Giornale Radio Sociale)
APPELLO
Il futuro è sociale
Diamo forza al welfare
Cittadini attivi per il welfare sociale
Ogni giorno milioni di persone si impegnano e partecipano attivamente:
– per un Paese più giusto e solidale, a partire dal rispetto verso coloro che più stanno pagando i costi della crisi e che rischiano di non avere più diritto ai propri diritti
– perché credono che la fiducia e la voglia di investire sul futuro riparta se, col concorso di tutta la comunità, si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà.
Nei Paesi dove c’è più Welfare c’è più crescita e sviluppo.
A partire da questo impegno per comunità attive e solidali, del quale è protagonista il mondo del Terzo Settore, chiediamo di:
1. Investire nel welfare. Da Sud a Nord
Si costruisca insieme, istituzioni e forze sociali, un piano nazionale che superi i tanti e diseguali sistemi regionali e si stanzino risorse certe e stabili (praticamente dimezzatesi negli anni di crisi), che insieme al Fondo Politiche Sociali arrivino gradualmente in alcuni anni a un incremento complessivo dello 0,9% di Pil (15 mld€), senza tagliare altre risorse ai Comuni, per sostenere:
– la lotta alla povertà assoluta attraverso una misura attiva quale il REIS (Reddito di inclusione sociale)
– l’infanzia e adolescenza
– la disabilità e non autosufficienza, vincolando la sanità all’integrazione sociosanitaria
– l’immigrazione: asilo, integrazione, cittadinanza
– le famiglie
2. Garantire i livelli essenziali delle prestazioni
Si costruisce dignità, si rispetta la Costituzione e non si sprecano i soldi solo definendo e rendendo esigibili i livelli essenziali delle prestazioni. Bisogna dare obiettivi a ogni servizio, adottando adeguati strumenti di verifica, monitoraggio, controllo. Inoltre occorre mettere in rete le innovazioni che già si realizzano sul territorio.
3. Far crescere il lavoro sociale
Riconoscere il lavoro sociale garantisce un welfare migliore e nuova occupazione. Serve aiutare le famiglie nel ricorso al lavoro di cura o educativo regolare anche prevedendo maggiori detrazioni e agevolazioni fiscali (“social bonus”).
4. Partecipare alla programmazione e all’organizzazione nazionale e locale del welfare
Volontariato, associazionismo e imprenditorialità sociale siano partner attivi delle politiche pubbliche, non semplici fornitori al costo più basso possibile e con ritardi nei pagamenti. Istituzioni e Terzo Settore devono promuovere insieme una reale partecipazione delle persone e della comunità nella programmazione, progettazione, realizzazione, monitoraggio e verifica dei servizi.
5. Trasparenza
Partecipazione, trasparenza ed eticità sono la vera lotta contro ogni forma di spreco, di speculazione, di corruzione, di clientelismo e di finto Terzo Settore. L’impegno alla trasparenza riguarda tutti gli attori coinvolti, quindi anche le Pubbliche Amministrazioni.