FTS Lazio – Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare
10 Novembre 201510 novembre 2015
Presentato l’appello del Forum Terzo Settore per sostenere il welfare
Il Forum del Terzo Settore Lazio ha presentato alla stampa l’appello per sostenere il welfare nella discussione in corso in parlamento sulla legge di stabilità. Presenti alla conferenza stampa presso Binario 95, associazione che lavora con i senza fissa dimora, anche amministratori pubblici, responsabili di associazioni e cooperative, cittadini.
“Chiediamo – ha detto Gianni Palumbo del Coordinamento Nazionale del Forum TS – investimenti da Nord a sud, livelli essenziali delle prestazioni, far crescere il lavoro sociale, partecipare alla programmazione del welfare locale e trasparenza. Oggi abbiamo stilato dieci punti irrinunciabili da sottoporre al presidente della regione Lazio Zingaretti ed al Commissario Tronca, e tra questi la predisposizione dei relativi piani sociali e del Piano infanzia, compresa l’opportunità di far votare i bambini e ragazzi e di garantire il proseguimento dell’anno scolastico ai 3500 ragazzi disabili a rischio di esclusione per mancanza di fondi.”
Stefano Tassinari, Stefano Tassinari, vice presidente ACLI, coordinatore consulta welfare del forum terzo settore.
Occorre programmare per ridurre gli sprechi?
“Se incentiviamo di più una rete di servizi sociali facendo una programmazione, il welfare sociale fa risparmiare. Porto l’esempio di una ASL di Torino che, sulla lungodegenza degli anziani, ha scelto una maniera nuova per ridurre i costi della sanità, cioè pagare direttamente la colf agli anziani che avrebbero dovuto stare in ospedale, con una riduzione dei costi e posti liberi in corsia. Quindi in generale se si lavora con obiettivi di inclusione e se il sociale esce dall’idea di emergenza, cominceremo ad avere risultati. Pensiamo al discorso del Forum del Lazio sull’alimentazione, un conto è programmare la politica della salute con la Sanità, un conto è pensare che la politica della salute sia solo Sanità, strutture ed ospedali. Quello che serve è fare una rete domiciliare, una politica dell’alimentazione, ginnastica a scuola, riduco l’impatto sugli ospedali. Questa diventa una politica di benessere e di qualità della vita.”
On.Ileana Piazzoni, Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Vecchie e nuove povertà in che cosa l’Italia è forte nella risposta e dove siamo indietro rispetto ai paesi europei?
“Lo Stato italiano su vecchie e nuove povertà è assolutamente debole, l’unica cosa positiva è che abbiamo iniziato con questa legge di stabilità a mettere un piano contro la povertà che comincia ad andare nella giusta direzione, ossia quella di sostegno al reddito, che parta da chi perde il lavoro con indennità di disoccupazione, il SIA sostegno di inclusione attiva, parametri che ci avvicinano al modello europeo ma siamo ancora molto lontani.
Anche i nuovi parametri ISEE sono molto importanti per fotografare la realtà effettiva del reddito disponibile delle persone e insieme a questo c’è bisogno di una visione complessiva del welfare, fatta di politiche sociali ma anche di qualità della Pubblica Amministrazione.
Si sta pensando anche ad incentivare sistemi di aiuto e sostegno per le donne, lasciate sole nella cura di anziani e bambini?
Il tema è strettamente legato e ad oggi parliamo di welfare familistico, cioè l’aiuto lo trovi nella famiglia e quasi sempre nelle donne, ed è ancora in larga parte così. Per cambiare questo stato di cose la famiglia viene aiutata ma non è più l’elemento del welfare, perché è la Pubblica amministrazione che deve aiutare le persone, quindi con servizi al di fuori della famiglia. E questo è il cambiamento del modello in senso europeo che stiamo provando ad iniziare a fare.
Intanto il sostegno all’appello del Forum Terzo Settore registra già le prime adesioni da chi era presente in sala.
Emiliano Monteverde, Assessore alle Politiche Sociali del Primo Municipio di Roma
“L’adesione approvata dalla Giunta Municipale del 28 Ottobre e il sostegno del Municipio alla campagna e ai 10 punti di discussione proposti dal Forum. Per noi sono una base importante di confronto tra Istituzioni, Governo e Terzo Settore, perché le politiche sociali sono politiche di sciluppo e non meri interventi riparatori. A Roma occorre ridisegnare autonomie, attribuzioni di risorse e competenze anche nell’amtio dei servizi sociali.”
Gianni Petiti, coop.sociale Europe Consulting onlus
Voi date ospitalità a chi non ha fissa dimora restituendo dignità alle persone.
“Qui vicino alla stazione Termini è nato il nostro centro a supporto dell’help center, per offrire alle persone senza dimora uno spazio alternativo alla stazione. Noi offriamo accoglienza diurna e notturna, e chi è qui di giorno svolge attività di segretariato sociale, igiene personale, laboratori creativi o di inserimento lavorativo, chi è qui di notte è appoggiato nello stesso percorso inclusivo. Chi fosse interessato può rivolgersi alla sala operativa del Comune di Roma o venire qui e richiedere un colloquio con i nostri operativo per capire quale è il percorso di accoglienza migliore per la persona che si rivolge a noi.”
Eugenio De Crescenzo, vice pres. AGCI Lazio
Come è possibile che in Italia ci siano sette modi diversi di rilevare le situazioni di fragilità?
“Perché siamo creativi. In Italia abbiamo sette welfare diversi e, se da un lato siamo creativi, dall’altro facciamo le stesse cose in maniera diversa, all’interno della mancanza delle norme e del rispetto delle regole. Noi di AGCI siamo nel filone del terzo settore che costruisce tutti i giorni con proposte, analisi e rilevazioni. Dobbiamo cambiare atteggiamento, quindi, sia come cittadini sia come amministratori, e noi siamo per la costruzione della comunità e, come struttura della cooperazione, pensiamo che lavorare insieme sia più bello che lavorare da soli. Per cui la condivisione della soddisfazione del lavoro aiuta la vita anche se è uno sforzo, ma permette all’impresa solidità e uno sguardo sul futuro.”
Alessandra Bonifazi, pres.ACLI Lazio
La povertà è stabile, ma che fare di fronte alle nuove povertà?
“Il futuro è sociale vuol dire anche valorizzare quanto il terzo settore sta facendo sul territorio senza abbandonare le famiglie che vivono situazioni di grande disagio economico e psicologico, per questo partecipiamo a costruire una rete insieme alle istituzioni in modo da dare risposte incisive ed efficienti. Oggi facciamo i conti anche con povertà latenti, di chi si trova in una situazione di indigenza e si vergogna, e dobbiamo tenerne conto e dare risposte concrete.”
La parola d’ordine diventa allora Programmazione, per evitare di vivere in perenne emergenza e ripartire da un’idea di riforma che c’era con la 328 con una programmazione nazionale con risorse certe.
Per info: uff.stampa
Rosangela Petillo 338.7002506
Forum Terzo Settore Lazio
Sede legale: Via Tor Sapienza 86, 00155 Roma
c.f. 97173110582
Cell.: 331-5391228, Tel.: 06-7233042
E-mail: portavoce@terzosettorelazio.it
Siti: www.terzosettorelazio.it – www.alimentarelavita.com
Facebook: forumterzosettorelazio
Nell’ambito della campagna promossa dal Forum nazionale del Terzo Settore Il futuro è sociale. Diamo forza al welfare il Forum del Terzo Settore Lazio organizza una conferenza stampa, in occasione della discussione in Parlamento sulla legge di stabiltà per Venerdì 6 novembre 2015 ore 11, in via Marsala 95, Roma, Stazione Termini, presso Binario 95 – coop Europe Consulting
Partecipano:
Stefano Tassinari, vice presidente nazionale ACLI, coordinatore Consulta welfare del Forum Terzo Settore
On. Ileana Piazzoni, Commissione Politiche Sociali, Camera dei Deputati
Coordina:
Gianni Palumbo, portavoce Forum TS del Lazio
Ogni giorno milioni di persone si impegnano e partecipano attivamente perché credono in un Paese più giusto e solidale, a partire dal rispetto verso coloro che più stanno pagando i costi della crisi e che rischiano di non avere più diritto ai propri diritti.
Milioni di cittadine e cittadini credono che la fiducia e la voglia di investire sul futuro può ripartire se, col concorso di tutta la comunità, si realizza una rete di politiche e servizi per l’infanzia, gli anziani, le famiglie, per la lotta a ogni forma di esclusione e povertà.
E’ ormai un fatto certo che nei Paesi dove c’è più Welfare c’è più crescita e sviluppo.
A partire da questo impegno e puntando ad un obiettivo alto per comunità attive e solidali il Forum Terzo Settore del Lazio che rappresenta 35 reti di associazioni e volontariato, cooperative e imprese sociali e le ACLI chiedono di:
- Investire nel welfare. Da Sud a Nord
- Garantire i livelli essenziali delle prestazioni
- Far crescere il lavoro sociale
- Partecipare alla programmazione e all’organizzazione nazionale e locale del welfare
- Trasparenza
Partecipazione, trasparenza ed eticità sono la vera lotta contro ogni forma di spreco, di speculazione, di corruzione, di clientelismo e di finto Terzo Settore.
È possibile firmare l’appello.
Per info:uff.stampa
Rosangela Petillo 338.7002506