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Avvenire – Servizio civile da record Bobba: così pure il 2016

6 gennaio 2016 – Fondi in calo, ma il sottosegretario punta a quota 50mila volontari dell’anno scorso.

Intervista al Sottosegretario delle Politiche Sociali, On. Luigi Bobba. Di Luca Liverani su Avvenire

Per il servizio civile il 2015 sarà un anno da ricordare. Ma anche un confronto scomodo per tutto quello che si farà dopo: i 50 mila ragazze e ragazzi – un boom rispetto ai 15 mila del 2014 – sono stati un successo tanto eclatante quanto difficile da superare o anche solo da eguagliare.

Con i 215 milioni disponibili quest’anno – 115 nella legge di stabilità, più altri 100 in arrivo con un decreto voluto da Renzi – si potranno infatti impiegare al massimo 38 mila giovani. L’anno scorso invece c’erano stati complessivamente 300 milioni. Ma Luigi Bobba è moderatamente ottimista: «Io credo che i numeri del 2015 si possano replicare», dice il sottosegretario che ha la delega in materia.

Come? «Coinvolgendo alcuni ministeri, come già l’anno scorso. Ma anche le fondazioni bancarie». Più i fondi in arrivo nel decreto sulle periferie e nella riforma del Servizio civile universale.

Il sottosegretario al Lavoro e al welfare ricorda che a inizio 2015 «avevamo una copertura finanziaria che era poco più della metà, il 60%, di quanto poi effettivamente è stato disponibile. Ma abbiamo trovato altre strade – ricorda – tra cui quella più significativa sono stati i fondi europei di Garanzia giovani, che hanno permesso altre 9mila partenze, assieme ai progetti con altri ministeri».

Insomma, anche nel 2016 Bobba punta a «diversificare le fonti di finanziamento: uno zoccolo duro di finanziamento del Fondo nazionale, più altri apporti». Quali? «Una potrà essere la continuazione dell’esperienza avviata con altre amministrazioni dello Stato», conferma. «Una seconda strada – anticipa – potrà essere con le fondazioni bancarie: ho avviato alcuni contatti, ma non c’è ancora nulla di concreto. Le fondazioni già finanziano progetti su aree del tutto contigue con quelle su cui insistono i volontari del servizio civile: quindi potrebbero finanziare progetti che coinvolgano giovani da attivare in quegli stessi ambiti». Bobba non si sbilancia: «Preferisco dire le cose quando ci sono effettivamente». Ma dice anche che il coinvolgimento delle fondazioni «è qualcosa di più che un auspicio: ho riscontrato in interlocutori non proprio marginali un interesse non passeggero». Poi c’è l’emendamento di Giulio Marcon (Sel) sui 500 milioni per le periferie urbane: gli interventi di inclusione sociale potrebbero essere gestiti anche dal servizio civile. «Bisognerà vedere nel decreto che deve arrivare entro gennaio – dice il sottosegretario – quanto potrà essere dedicato al Servizio civile».

Senza dimenticare, puntualizza, i fondi previsti nella riforma del Terzo settore che comprende il rilancio del Servizio civile universale da 100 mila giovani l’anno: «Nella legge di stabilità per questa riforma sono stanziati 140 milioni. Sicuramente uno dei primi decreti legislativi che intendo fare, a riforma approvata, sarà quello sul servizio civile. Non ci sarà da studiare tanto. Una parte di quei 140 milioni potrebbero essere destinati a incrementare il fondo nazionale, considerando le nuove finalità: servizio universale, programmazione triennale, apertura europea». La riforma, secondo il ministro Maria Elena Boschi, dovrebbe concludere l’iter entro l’inizio della primavera. Nel giro di un mese o due il decreto. Prima dell’estate quindi potrebbero arrivare altri fondi». Per arrivare ai 100mila giovani annunciati da Renzi nel 2017 servirebbe un 2016 di avvicinamento da almeno 70 mila volontari. Missione impossibile o no? Bobba ride: «Oggi non mi sbilancio. Ma è anche vero che a inizio anno nel 2015 sulla carta avremmo potuto avere nemmeno 30 mila giovani, e siamo arrivati a 50 mila. Eguagliare il risultato dell’anno scorso è un impegno che mi sento di prendere».

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