Tunisia: le organizzazioni della società civile sulle proteste a Kasserine
24 Gennaio 2016Comunicato stampa
A seguito dei gravi avvenimenti che stanno scuotendo il paese, le organizzazioni della società civile firmatarie dichiarano il seguente:
Seguiamo con grande inquietudine il movimento di protesta dei richiedenti lavoro cominciato nel Governatorato di Kasserine dopo il 17 gennaio e che si è successivamente esteso a molte altre regioni del paese.
Esprimiamo il nostro disappunto per l’incapacità dei differenti governi, che si sono succeduti dal 2001 a tracciare una politica economica in linea e coerente con le rivendicazioni all’origine dei sollevamenti popolari che hanno attraversato la Tunisia dopo il 2008 e che sono stati all’origine della rivoluzione del 2011.
Dopo una lunga attesa durata 5 anni, e soprattutto dopo le elezioni del 2014, la classe politica ha mostrato la sua inerzia di fronte le aspirazioni legittime di dignità e di giustizia sociale. Prigioniera delle sue divisioni, questa classe politica così come le istituzioni dello Stato, hanno lasciato propagare la corruzione a detrimento di una economia sana che si prenda in carico l’equilibrio e la pace sociale.
In quanto difensori dei diritti umani, inclusi i diritti economici e sociali, noi dichiariamo il pieno sostegno ai senza lavoro così come ai giovani in situazione di precarietà che esprimono il loro malcontento attraverso manifestazioni pubbliche e pacifiche.
Facciamo appello ai manifestati e alle manifestanti perchè evitino tutte le forme di violenza e a essere vigilanti rispetto a tutti i tentativi di “recupero” di un movimento di contestazione pacifico e legittimo dei senza lavoro da parte di soggetti estranei, i soli obiettivi dei quali sono destabilizzare il paese e prendere la via della violenza e del terrore.
Noi condanniamo con la più grande fermezza tutti gli atti di violenza, gli attacchi contro le forze dell’ordine, gli atti di vandalismo contro le istituzioni, i beni pubblici e privati, e tutti gli appelli all’odio e alla distruzione.
Infine, noi chiediamo l’adozione di un modello economico il cui obiettivo sia la riduzione delle disparità regionali e delle ineguaglianze sociali, in particolare attraverso la promulgazione di leggi e la messa in opera di meccanismi che garantiscano il buon governo, una reale democrazia partecipativa locale e un decentramento dei poteri e delle strutture socio-economiche conformemente alla nuova Costituzione.
Lista delle organizzazioni di società civile firmatarie :
- Ligue Tunisienne des Droits de l’Homme (LTDH)
- Forum Tunisien pour les Economiques et Sociaux(FTDES)
- Association Tunisienne des Femmes Démocrates (ATFD)
- Syndicat National des Journalistes Tunisiens (SNJT)
- Association des Femmes Tunisiennes pour la Recherche sur le Développement (AFTURD)
- Plateforme d’Economie Sociale et Solidaire (Platess)
- Le Comité pour le Respect des Libertés et Droits de l’Homme en Tunisie (CRLDHT)
- Union des Diplômés Chômeurs (UDC)
- Vigilance pour la Démocratie et l’Etat Civil
- Association Citoyenneté et Libertés
- Association Amal du Bassin minier pour l’environnement
- Association Thala Solidaire
- Association TIGAR Kasserine
- Association horizons el Kef pour le développement intégral
- Association Tunisienne de la Défense du Droit à la Santé (ATDDS)
- Association pour la Justice et l’égalité
- Le groupe TAWHIDA Ben Cheikh
- UTOPIA Tunisie
- IRTIKAA
- Free Sight
- Association Tunisienne de Défense des Libertés Individuelles (ADLI)
- Centre de Tunis pour la migration et l’asile (CETUMA)
- Réseau Euro-méditerranéen des droits humains (EuroMed Droits)
- Fédération Internationale des Droits de l’Homme (FIDH)
- Oxfam
- Organisation Mondiale Contre la Torture (OMCT)
- Article 19