Lotta alla povertà: quasi 500 milioni di Euro a disposizione dei Comuni
05 Agosto 2016Fonte: www.lavoro.gov.it
4 agosto 2016 – Lotta alla povertà: quasi 500 milioni di Euro a disposizione dei Comuni per rafforzare i servizi di presa in carico dei beneficiari del SIA, Sostegno per l’inclusione attiva. Si aggiungono ai 750 milioni destinati al sostegno economico delle famiglie in particolari condizioni di povertà.
È stato pubblicato il bando per il finanziamento dei progetti di Sostegno per l’inclusione attiva (Sia), la misura del piano nazionale di lotta alla povertà e all’esclusione sociale che porterà all’adozione del reddito di inclusione, già in stato avanzato di discussione al Parlamento. Il provvedimento prevede l’erogazione di un sussidio economico ai nuclei familiari in particolari condizioni di povertà, dove siano presenti minori, figli disabili o donne in stato di gravidanza, a fronte della adesione a un progetto di attivazione sociale e lavorativa, sottoscritto dal nucleo familiare con i servizi sociali. Le risorse a disposizione per realizzare questi interventi ammontano a 750 milioni di Euro, una dotazione che permetterà di dare sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi 1 milione di persone. La richiesta per beneficiare del SIA potrà essere presentata a partire dal 2 settembre, utilizzando l’apposito modulo, che dovrà poi essere consegnato al Comune di residenza, predisposto dall’INPS.
Ai 750 milioni destinati al sostegno economico delle famiglie che hanno i requisiti per il beneficio si aggiungono ora i 486.943.523,00 Euro che costituiscono la dotazione finanziaria complessiva dell’avviso pubblico rivolto ai Comuni, tra loro coordinati a livello di ambiti territoriali, per finanziare interventi volti a rafforzare la rete dei servizi per la presa in carico e attivazione dei nuclei beneficiari del Sia, come definiti nelle “Linee Guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’inclusione attiva”.
Le proposte progettuali dovranno essere riconducibili allo svolgimento di funzioni quali:
- servizi di segretariato sociale,
- servizio sociale professionale per la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare e la presa in carico,
- interventi per l’inclusione attiva,
- promozione di accordi di collaborazione con le amministrazioni competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego, tutela della salute e istruzione, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà ed enti non profit.
L’avviso individua, inoltre, tre macro-aree per le azioni ammissibili a finanziamento:
- Azione A, dedicata al rafforzamento dei servizi sociali (servizi di segretariato sociale e per la presa in carico, nonché servizi informativi all’utenza);
- Azione B, riguardante gli interventi socio educativi e di attivazione lavorativa (tirocini, borse lavoro, orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al mercato del lavoro, formazione per il lavoro);
- Azione C, finalizzata alla promozione di accordi di collaborazione in rete, nella quale rientrano tutte le attività destinate agli operatori degli ambiti territoriali, dei centri per l’impiego, dei servizi per la salute, l’istruzione e la formazione, così come le azioni di networking connesse al Sia (accesso, presa in carico, progettazione).
Le proposte progettuali devono esser presentate dall’Ente capofila in rappresentanza dell’Ambito territoriale e, seppur articolate in una o più delle azioni ammissibili, devono esser strutturate in un’unica proposta. Per alcune azioni è necessario costituire delle partnership con altre tipologie di soggetti.
Le risorse stanziate per il finanziamento dei progetti, che fanno parte del Fondo sociale europeo, programmazione 2014-2020 del Pon Inclusione, sono riferite a interventi da realizzare nel periodo 2016-2019 e suddivise tra tre tipologie di Regioni (più sviluppate, meno sviluppate, in transizione) in riferimento agli assi 1 e 2 del Pon Inclusione.
Le Proposte di intervento dovranno essere inviate tramite posta elettronica certificata all’indirizzodginclusione.div2@pec.lavoro.gov.it, utilizzando esclusivamente il formulario predisposto dall’Autorità di gestione, disponibile nelle sezioni dedicate del sito del Ministero o dell’INPS.