Giornata mondiale dell’Alzheimer. Le iniziative Anteas per i malati e le loro famiglie
21 Settembre 2016Il 21 settembre 2016, il mondo ricorda la malattia di Alzheimer, quella grave forma di degenerazione delle cellule cerebrali, che provoca la riduzione progressiva e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione. Secondo i dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2015 (presenti nel sito www.alzheimer.it) si contano 46,8 milioni di persone affette da forme di demenza. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone, di cui 600mila affette da Alzheimer. Si tratta purtroppo di un fenomeno in crescita: infatti, si stima che nel nostro Paese diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050.
“Occorre creare reti di solidarietà, relazioni umane e servizi che accompagnino i malati e le famiglie”. Ha detto Sofia Rosso, presidente di Anteas nazionale. In una parola “prendersene cura” nel senso più profondo della parola porta con sé valori d’attuare in concreto. “Prendersi cura rimanda, infatti, ad atteggiamenti di delicatezza, premura, responsabilità ed attenzione nei confronti dell’altro. Tutti elementi, questi, costitutivi dell’accompagnamento alla malattia” ha aggiunto Sofia Rosso.
Anteas, nello specifico ha avviato diverse azioni finalizzate a supportare le famiglie e i malati. I territori coinvolti sono: Lazio, Veneto, Marche, Umbria e Puglia. Interventi domiciliari e un caffè Alzheimer sono stati istituiti a Roma; un centro sollievo a Treviso; uno sportello psicologico rivolto ai familiari di persone con demenza presso il centro diurno Margherita di Pesaro; servizi di trasporto per i malati e un’indagine epidemiologica a Macerata; musicoterapia a Falconara; un punto di ascolto a Chiaravalle nelle Marche ed uno a Spoleto in Umbria; corsi di formazione in Puglia, svolti in collaborazione con le Usl anche per coordinare i servizi esistenti sul territorio. A Triggiano (Bari) si è creata invece un’equipe multidisciplinare composta da geriatri, psicologi e specialisti.