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Rapporto Sbilanciamoci! 2017: Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente

Una manovra economia a saldo 0 da 40,8 miliardi di euro, 7 aree di analisi e intervento: dal fisco al lavoro, dall’istruzione all’ambiente, dal welfare all’altraeconomia, passando per la pace e la cooperazione internazionale. 115 proposte praticabili da subito per garantire giustizia e sostenibilità all’Italia, elaborate da 47 organizzazioni aderenti alla Campagna Sbilanciamoci!. Sono i numeri della Contromanovra 2017 di  Sbilanciamoci! “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, ora online in versione completa.

 

La Legge di Bilancio 2017 è stata approvata in via definitiva al Senato il 7 dicembre con un iter accelerato a causa della crisi di Governo, ma i problemi dell’Italia restano irrisolti. Difficile che il prossimo Governo possa affrontarli. Se la politica istituzionale non sembra per ora in grado di “cambiare verso”, le 47 organizzazioni di Sbilanciamoci! non si rassegnano e continuano a costruire dal basso la loro agenda alternativa.

 

Occupazione buona e utile al Paese; lotta contro le diseguaglianze sociali, la xenofobia e il razzismo; garanzia dei diritti sociali universali e di un reddito dignitoso per tutti; equità e progressività fiscale; lotta ai cambiamenti climatici, energie pulite e salvaguardia del territorio; cooperazione tra i popoli e politiche di pace; saperi, ricerca, cultura, nuovi stili di vita e di consumo per una nuova economia e una società più umana, non competitiva, solidale, libera dalla paura: sono queste le priorità perseguite con le analisi e le proposte contenute nel Rapporto di Sbilanciamoci! 2017, dal 13 dicembre disponibile sul sito: controfinanziaria.sbilanciamoci.org

Alla Contromanovra 2017 a saldo zero da 40,8 miliardi, presentata lo scorso 15 novembre, segue il testo completo del Rapporto che supporta le 115 proposte di politiche alternative con analisi dettagliate su fisco e finanza, politiche industriali, lavoro e reddito, cultura e conoscenza, ambiente, welfare, pace e cooperazione e altraeconomia.

 

Sulla piattaforma online controfinanziaria.sbilanciamoci.org una selezione di dati statistici ufficiali accompagna il rapporto e fornisce la fotografia delle priorità che secondo Sbilanciamoci! dovrebbero essere affrontate per utilizzare bene le risorse pubbliche del nostro paese, al guado tra la crisi economica e sociale, che stenta ad arretrare, e quella politica, che alle prime due è strettamente connessa.

Ad esempio, nel 1996 in Europa la tassazione sui redditi più alti delle persone fisiche era in media del 47%, nel 2015 è scesa al 39,3%. In Italia la tendenza è stata la stessa, sia pure meno accentuata: dal 51% la tassazione media dei redditi più alti è scesa al 48,9%. Un dato che racconta una delle tante forme dell’ingiustizia sociale ed economica che attraversa l’Italia e l’Europa: la crisi non ci ha reso solo più poveri, ma anche più diseguali e le scelte politiche adottate dai Governi europei hanno premiato chi ha di più, riducendone il carico fiscale, anziché le fasce di popolazione che si trovano in maggiori difficoltà.

Nei mesi di gennaio e febbraio Sbilanciamoci! presenterà il rapporto in varie città italiane per discutere con associazioni e realtà territoriali le sue analisi e le sue proposte. Sullo sfondo la convinzione che la crisi democratica, economica e sociale non possano essere affrontate senza ribaltare l’attuale rapporto di sudditanza che lega le istituzioni nazionali ed europee ai grandi poteri economici e finanziari. Solo la partecipazione dal basso può fare in modo che ciò diventi possibile.

 

Info: info@sbilanciamoci.org

www.sbilanciamoci.org

 

 

 

 

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