Glifosato, oltre 1 milione le firme di cittadini Ue per fermarne l’uso
04 Luglio 2017Più di 1.300.000 firme sono state inviate a tutte le autorità nazionali degli Stati Ue per dire “no” all’utilizzo in Europa del glifosato, uno degli erbicidi più diffusi in agricoltura. Anche l’Italia ha contribuito al successo con la raccolta di circa 73.000 firme.
La campagna ICE StopGlyphosate, sostenuta da una coalizione paneuropea di oltre 100 organizzazioni, tra cui Movimento Consumatori, aveva l’obiettivo di raggiungere un milione di firme entro il 30 giugno scorso per vietare in Europa gli erbicidi a base di glifosato, una sostanza messa in relazione con il cancro negli esseri umani e con il degrado degli ecosistemi; garantire che la valutazione scientifica dei pesticidi per l’approvazione regolamentare dell’Ue si basasse unicamente su studi pubblicati, commissionati dalle autorità pubbliche competenti anziché dall’industria dei pesticidi; fissare obiettivi di riduzione obbligatori per l’uso dei pesticidi al livello dell’Ue.
Questa ICE ha raggiunto i requisiti richiesti in meno di cinque mesi, facendone l’ICE più veloce da quando l’Unione europea ha introdotto questo strumento nel 2012. Più di un milione di cittadini hanno firmato l’ICE in 28 Stati membri, la Commissione europea sarà dunque legalmente tenuta a rispondere alle richieste degli europei e a prenderle in considerazione nelle prossime decisioni. La petizione rimarrà comunque aperta, affinché le persone abbiano ancora l’opportunità di dire la propria contro il glifosato e a favore della riduzione dell’uso dei pesticidi nell’Ue.
La Commissione ha recentemente annunciato la sua intenzione di rinnovare la licenza del glifosato in Europa per altri dieci anni. I governi dell’Ue saranno invitati a votare su questa proposta dopo l’estate. Sulla base dell’esito, la Commissione prenderà una decisione definitiva entro la fine dell’anno in cui scade l’attuale licenza sul glifosato.
“Ottimo questo primo risultato – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – ora continuiamo insieme a tenere alta l’attenzione su questo ‘dossier’, continuiamo a informare i consumatori sugli effetti dell’utilizzo del glifosato e a controllare i prossimi passi formali che i governi Ue dovranno fare, compreso quello italiano. Sarà una battaglia ancora difficile e lunga, ma la consapevolezza sull’importanza di questa partita si sta diffondendo a macchia d’olio. Insieme possiamo farcela!”.