Sicurezza, con la circolare Gabrielli “a rischio migliaia di eventi”
12 Luglio 2017Safety e Security: due parole chiave che definiscono il futuro degli eventi in Italia, terra ricca di storia, cultura e tradizioni popolari. Eppure bastano due sole parole, dal valore assolutamente condivisibile, per incrinare un sistema efficace. Un sistema che vede in prima linea l’operosità di oltre 6.200 Pro Loco presenti in tutto il territorio nazionale e circa 600.000 soci che ogni anno organizzano centinaia di migliaia di sagre popolari, manifestazioni culturali ed eventi di ogni tipo, che innescano un virtuoso fenomeno di animazione territoriale, con lo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere il patrimonio turistico-culturale italiano, sia materiale che immateriale.
“Si deve constatare con un certo rammarico”, si legge nel comunicato stampa di UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) “che la recente circolare Gabrielli, per quanto molto dettagliata, non tiene conto di alcuni aspetti molto importanti e di fatto la sua applicazione rischia di bloccare qualsiasi iniziativa nell’estate in corso”.
Certamente la sicurezza è un diritto di tutti e un dovere da parte di chi deve gestire, coordinare e presiedere il corretto svolgimento delle iniziative. Serve responsabilità, protezione e coesione sociale. In quest’ottica e da più di cinquant’anni, l’UNPLI si muove e agisce a favore del territorio italiano.
A tal proposito Antonino La Spina, Presidente UNPLI, dichiara: “Siamo d’accordo con le nuove e più stringenti misure di sicurezza disposte della circolare Gabrielli in materia di spettacoli e manifestazioni; allo stesso tempo facciamo presente che la stessa comporta problemi di applicabilità, in quanto non distingue tra le molteplici tipologie di eventi, che vanno dalle minuscole sagre di periferia ai mega eventi che richiamano centinaia di migliaia di persone. L’immediata applicazione della stessa comporterebbe di fatto il blocco di qualsiasi iniziativa, esponendo i nostri volontari a responsabilità superiori alle loro competenze. Altro importante aspetto è quello economico, in quanto i costi necessari ad adempiere alle nuove disposizioni non possono essere sostenuti dalle sole Pro Loco che organizzano migliaia di eventi, quasi tutte a titolo gratuito, da un capo all’altro dell’Italia.
Dai riscontri ricevuti dai singoli comitati regionali delle Pro Loco e alla luce della situazione che si è creata, senza gli opportuni chiarimenti sui contenuti della circolare, sarà inevitabile il blocco totale delle iniziative storicamente organizzate dalle Pro Loco e non solo, che a questo punto rischiano di non tenersi”.
“Auspico – prosegue La Spina – che sia possibile giungere ad una soluzione che rispettando in toto le primarie esigenze di sicurezza e le relative prescrizioni, possa consentire lo svolgimento degli eventi programmati dalle oltre 6200 Pro Loco d’Italia; iniziative che attraggono moltissimi visitatori e turisti dando impulso concreto all’economia delle aree interessate”.