#Monitoraggio povertà #Normativa

Monitoraggio settimanale sul contrasto alla povertà

A cura del Forum Nazionale Terzo Settore – Ufficio Studi e Documentazione

17/07/2017

 

SENATO

Commissione 11 – Lavoro e previdenza sociale

  • (ddl 204821282266) Caregiver familiare Relatore: PAGANO
  • SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO (n. 430) (vedi allegato) Schema d.lgs. contrasto alla povertà Relatrice: PARENTE  Termine per l’espressione del parere: 11 agosto 2017

 

CAMERA

Comm 11 Lavoro e Comm 12 Affari sociali

  • Giovedì 20/07 h. 9.00: avvio esame dello Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto della povertà (esame Atto n. 430 – Rel. per la XI Commissione: Giacobbe; Rel. per la XII Commissione: Piazzoni). Termine per l’espressione del parere: 11 agosto 2017

 

ISTAT

La povertà in Italia 

14 luglio 2017 – Le stime diffuse in questo report si riferiscono a due distinte misure della povertà: assoluta e relativa, elaborate con due diverse definizioni e metodologie, sulla base dei dati dell’indagine sulle spese per consumi delle famiglie.

Nel 2016 si stima siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui.

Rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui.

L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie è pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni. Per gli individui, l’incidenza di povertà assoluta si porta al 7,9% con una variazione statisticamente non significativa rispetto al 2015 (quando era 7,6%).

Nel 2016 l’incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le famiglie con tre o più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno 137mila 771 famiglie e 814mila 402 individui; aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5% (1 milione e 292mila nel 2016).

L’incidenza della povertà assoluta aumenta al Centro in termini sia di famiglie (5,9% da 4,2% del 2015) sia di individui (7,3% da 5,6%), a causa soprattutto del peggioramento registrato nei comuni fino a 50mila abitanti al di fuori delle aree metropolitane (6,4% da 3,3% dell’anno precedente).

Anche la povertà relativa risulta stabile rispetto al 2015. Nel 2016 riguarda il 10,6% delle famiglie residenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734mila, e 8 milioni 465mila individui, il 14,0% dei residenti (13,7% l’anno precedente).

Analogamente a quanto registrato per la povertà assoluta, nel 2016 la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con 4 componenti (17,1%) o 5 componenti e più (30,9%)

La povertà relativa colpisce di più le famiglie giovani: raggiunge il 14,6% se la persona di riferimento è un under35 mentre scende al 7,9% nel caso di un ultra sessantaquattrenne

L’incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per gli operai e assimilati (18,7%) e per le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,0%)

Testo integrale e nota metodologica

Prospetti

 

ALLEANZA CONTRO LA POVERTA’

Povertà, l’Alleanza sui dati Istat: “Necessario intervento universale di contrasto”

14 luglio 2017 – “Se l’incidenza della povertà assoluta rimane stabile, cresce la necessità di risposte immediate ed efficaci. Non esiste altra strada percorribile: occorre avanzare verso l’universalismo degli interventi di contrasto alla povertà”. Così l’Alleanza contro la povertà commenta i dati sulla povertà in Italia diffusi oggi dall’Istat. “La stabilità rispetto ad anni di difficoltà non è una buona notizia e in un decennio siamo indietreggiati: raffrontando i dati sulla povertà assoluta relativi al 2016 con quelli del 2007, vediamo che oggi riguarda 4 milioni e 742mila individui rispetto a 1 milione e 800mila individui del 2007. Di fatto chi si trova in condizione di povertà non beneficia ancora della lieve ripresa economica che attraversa il Paese”.

Con la recente approvazione del decreto attuativo della legge delega di contrasto alla povertà si è compiuto il primo atto concreto nella costruzione di una strategia nazionale di contrasto alla povertà. “I dati Istat evidenziano, però, che siamo ancora in mezzo al guado e che a farne le spese sono soprattutto famiglie numerose e minori. Permane la necessità che, nella nota di aggiornamento del DEF e sin dalla prossima legge bilancio venga introdotto un Piano pluriennale che permetta di andare verso l’universalità anche per chi non si trova in una famiglia con figli: tutti coloro che si trovano in povertà assoluta devono trovare risposte adeguate, ovvero un contributo economico sufficiente a raggiungere uno standard di vita dignitoso e servizi di welfare locale capaci di offrire la concreta possibilità di modificare il proprio percorso di vita”.

Dati Istat povertà: Alleanza, “non arretra per famiglie e individui … 

14 luglio 2017 – Non esiste altra strada percorribile: occorre avanzare verso l’universalismo degli interventi di contrasto alla povertà”. Così l’Alleanza contro la povertà commenta…

In Italia la povertà è raddoppiata in dieci anni di crisi (Il Manifesto) 

14 luglio 2017  – L’Alleanza contro la povertà, il cartello di associazioni e sindacati che ha premuto per ottenere il «reddito di inclusione» chiede l’introduzione di un piano…

Povertà, peggiora per le famiglie numerose e i giovani (Avvenire) 

14 luglio 2017 – «Se l’incidenza della povertà assoluta rimane stabile, cresce la necessità di risposte immediate ed efficaci», aggiunge l’Alleanza contro la povertà, secondo cui…

 

CONFINDUSTRIA

Nota CSC n. 5 – 2017 – Primi passi per contrastare l’impennata dei poveri in Italia

14 luglio 2017 – In Italia la crisi economica, la più grave in tempo di pace nella storia unitaria, ha notevolmente  abbassato il reddito medio per abitante (-11,6% dal 2007 al 2014). … Per tornare a crescere occorre anche combattere la povertà. Infatti, una diffusa indigenza si accompagna a una bassa crescita strutturale dell’economia. Le famiglie che cadono in povertà tagliano i consumi, deprimendo quindi la domanda aggregata. Anche la produttività ne risente negativamente: la forza lavoro risulta meno motivata e maggiormente afflitta da problemi di salute; le famiglie sono costrette a ridurre l’investimento in capitale umano; si inasprisce la conflittualità nei luoghi di lavoro e nella società; e, non da ultimo, diminuisce la capacità di adattamento dell’economia agli shock e ai cambiamenti.

 

Emilia-Romagna

Volontariato, aiuto ai più poveri: bando giovani da 600mila euro… 

14 luglio 2017 – Più giovani coinvolti nelle attività di aiuto ai poveri e maggiore supporto alle realtà associative minori che operano su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna…sociale (queste ultime di rilevanza regionale, cioè operative in più ambiti territoriali)…

Friuli Venezia Giulia

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

15 luglio 2017 – Un’unione che oggi, secondo Bolzonello, è ostacolata da tematiche critiche come “i nuovi modelli civili, le nuove povertà, le migrazioni di massa, le strutture…

Lazio

Roma, addio ambulatori dei poveri: “La burocrazia ci strangola… 

16 luglio 2017 – Secondo l’associazione, il problema è il mancato riconoscimento della onlus nel protocollo d’intesa tra il policlinico Tor Vergata e la Regione Lazio…

Molise

Molisani meno poveri, però lontani dalla media… 

14 luglio 2017 – Nella ripartizione Mezzogiorno la regione con meno poveri è l’Abruzzo, dove l’incidenza è del 9,9% (nel 2015 era 11,2). Drammatica la situazione in Calabria…

Puglia

Negro: incidenza della povertà in Puglia avanti con le misure a sostegno delle famiglie

13 luglio 2017 – “I dati diffusi dall’Istat sull’incidenza di povertà in Puglia sono molto confortanti e ci spingono a continuare a lavorare nella direzione intrapresa da questo Governo regionale con misure a sostegno del reddito delle famiglie più povere”…

Povertà, la Puglia risale la china: è la regione più ricca del Mezzogiorno 

14 luglio 2017 – La Puglia risale la china e assieme all’Abruzzo diventa la regione del Mezzogiorno meno difficile per le famiglie. La conferma è nei dati sulla povertà…

Sicilia

Cresce la povertà in Italia: la Sicilia è la regione con i redditi più bassi… 

14 luglio 2017 – Sono preoccupanti i dati arrivati dall’Istat, nel report “La povertà in Italia”.La zona più a rischio sembra essere il sud Italia.

Toscana

Continua la diminuzione del numero di famiglie povere in Toscana nel… 

13 luglio 2017 – Portale della regione Toscana…Per il quarto anno consecutivo diminuisce l’incidenza di povertà relativa delle famiglie in Toscana…

Umbria

Umbria, drammatico aumento del fenomeno povertà nella regione

14 luglio 2017 – «I dati sulla povertà relativa nel 2016 contenuti nell’ultimo Rapporto Istat su “La povertà in Italia” pongono in evidenza il drammatico aumento di …

 

WELFORUM

Il Reddito Minimo al Parlamento Europeo

16 luglio 2017 – Dalla fine dello scorso anno il Parlamento Europeo sta lavorando su una proposta, avanzata dalla relatrice italiana Laura Agea del Movimento Cinque Stelle, di introduzione di “Politiche volte a garantire il reddito minimo come strumento per combattere la povertà”. Una prima proposta è stata presentata il 10 febbraio 2017, per integrare e supportare la quale il Parlamento Europeo ha successivamente richiesto una analisi tecnica e un aggiornamento relativo alla situazione di implementazione delle misure di reddito minimo nei 28 Paesi UE. Tale analisi è stata realizzata dall’IRS ed è scaricabile dal sito del Parlamento Europeo

 

Qui lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà: 20170717 Schema D Lgs 430 Povertà

 

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