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24Ore del donatore di sangue: percorsi 165 km di solidarietà

Trecentosedici donatori di sangue si sono alternati nella piscina olimpionica delle Antiche Terme di Giunone di Caldiero, in provincia di Verona, per la 24Ore del donatore organizzata dalla FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue).

La manifestazione che coniuga sport e solidarietà quest’anno ha celebrato il decimo anniversario, superando i precedenti record: dalle 16 di sabato 26 alla stessa ora di domenica 27 agosto, 316 donatori si sono alternati in acqua percorrendo, ciascuno per 15 minuti, complessivamente 3305,5 vasche, per un totale di 165,275 chilometri, per dare un messaggio importante: il bisogno di sangue non si ferma mai.

Non solo una manifestazione sportiva, ma un ulteriore momento per sensibilizzare alla donazione di sangue ed emocomponenti, nella provincia scaligera come in tutto il territorio nazionale.

“Questi mesi sono caratterizzati da serie difficoltà per il Sistema Trasfusionale – ha sottolineato il presidente nazionale FIDAS Aldo Ozino Caligaris – per una serie di concause che hanno determinato una minore disponibilità dei donatori e un’insufficienza di terapia trasfusionale per diverse Regioni d’Italia.  In questi ultimi giorni, inoltre, il persistere di carenze di sangue ed emocomponenti nel Lazio, in Sicilia, in Umbria e in Abruzzo sta creando ulteriori problemi anche a causa dell’indisponibilità a compensare queste carenze da parte delle Regioni solitamente eccedentarie (come Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte).

Per questo è indispensabile intensificare l’attività di sensibilizzazione attraverso un’azione costante di informazione, ma anche grazie ad iniziative come queste che coniugano partecipazione civica, sport e solidarietà”.

In questi anni FIDAS ha ripetutamente ricordato l’importanza del dono del sangue e degli emocomponenti e in particolar modo della donazione periodica, in grado di garantire l’autosufficienza regionale e nazionale. “Per questo – ha ricordato Massimiliano Bonifacio, presidente FIDAS provinciale Verona – la scelta di una staffetta di 24Ore: il sistema sangue prevede, infatti, che i donatori si diano il cambio tra di loro, che tendano il braccio con regolarità per garantire l’assistenza ai pazienti che necessitano di terapie trasfusionali”.

La conclusione della manifestazione è stata affidata alle bracciate del campione italiano di paratriathlon Manuel Marson, atleta ventunenne ipovedente di Colognola ai Colli (VR), di Arianna Barbieri, dorsista delle Fiamme Gialle e degli atleti delle Fiamme Oro Rodolfo Valenti e Andrea Volpini.

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