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“Dal Parlamento” – Notizie e aggiornamenti di interesse per il Terzo settore

Alcuni DDL di possibile interesse per il Terzo Settore

A cura del Forum Nazionale Terzo Settore – Ufficio Studi e Documentazione

Settimana dal 11/09/2017 al 15/09/2017

 

SENATO

Assemblea

NOTA: il Ddl 2085-B – Legge annuale per il mercato e la concorrenza (approvato dalla Camera dei deputati, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati) – Relatori: LUIGI MARINO E TOMASELLI. La norma all’art 1 comma 126 prevede che  “dal 01/01/2018 … le associazioni, le Onlus e le fondazioni che intrattengono rapporti economici con le pubbliche amministrazioni … pubblicano entro il 28 febbraio di ogni anno, nei propri siti o portali digitali, le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle medesime pubbliche amministrazioni e dai medesimi soggetti nell’anno precedente” pena la restituzione delle sommela norma  NON è raccordata con il D Lgs 117/17 codice terzo settore, che prevede, oltre a abrogare le onlus, che tutte le informazioni contabili (rendiconti, bilanci, raccolte fondi) siano inviate al Registro del Terzo settore e così rese pubbliche in una unica data, entro il 30/06 di ogni anno.

E’ stata approvata definitivamente il 02/08.

 

Commissione 7 – Istruzione, Cultura

  • DDL N. 2443 e 2474 (educatore socio-pedagogico, socio-sanitario e pedagogista) – rel. Puglisi

Commissione 9 – Agricoltura

  • ddl n. 2306 (inserimento in agricoltura di soggetti autistici)

Commissione 11 – Lavoro e previdenza sociale

  • (ddl 2048 – 2128 – 2266Caregiver familiare Relatore: PAGANO

 

CAMERA

Assemblea

NOTA DDL C.4601  Conversione in legge del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno. Si segnala in particolare che sono anche previsti Interventi urgenti per il contrasto della povertà educativa minorile e della dispersione scolastica nel Mezzogiorno (art 11) e Misure urgenti per affrontare situazioni di marginalità sociale (art 16). Approvato definitivamente il 01/08.

 

Commissione 12 – Affari sociali

  • Disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (seguito esame C. 101 Binetti, C. 102 Binetti, C. 267 Fucci, C. 433 Mongiello, C. 1596 Baroni, C. 1633 Formisano, C. 1718 Iori e C. 1812 Giorgia Meloni – rel. Binetti)

 

GOVERNO

Il Consiglio dei Ministri del 29/08 ha approvato in via definitiva il D Lgs di contrasto alla povertà che introduce il Reddito di Inclusione (REI), di cui si è in attesa di pubblicazione in GU del testo.

29/08/17 . Consiglio dei Ministri. Estratto dal Comunicato stampa

Reddito di inclusione e contrasto alla povertà  – Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della legge sul contrasto della povertà, il riordino delle prestazioni di natura assistenziale e il rafforzamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali (legge 15 marzo 2017, n. 33).

Il decreto introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (ReI), quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Il ReI è una misura a vocazione universale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà. Viene riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica. In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. In prima applicazione sono prioritariamente ammessi al REI i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.

Fermo restando il possesso dei requisiti economici, il REI è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa. Viceversa, non è compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della NASpI o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

Il ReI è articolato in due componenti:

  1. un beneficio economico erogato su dodici mensilità, con un importo che andrà da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a quasi 490 euro per un nucleo con 5 o più componenti;
  2. una componente di servizi alla persona identificata, in esito ad una valutazione del bisogno del nucleo familiare che terrà conto, tra l’altro, della situazione lavorativa e del profilo di occupabilità, dell’educazione, istruzione e formazione, della condizione abitativa e delle reti familiari, di prossimità e sociali della persona e servirà a dar vita a un “progetto personalizzato” volto al superamento della condizione di povertà. Tale progetto indicherà gli obiettivi generali e i risultati specifici da raggiungere nel percorso diretto all’inserimento o reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale, nonché i sostegni, in termini di specifici interventi e servizi, di cui il nucleo necessita, oltre al beneficio economico connesso al ReI e, infine, gli impegni a svolgere specifiche attività, a cui il beneficio economico è condizionato, da parte dei componenti il nucleo familiare.

Il ReI sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poterlo richiedere nuovamente.

Al ReI si accederà attraverso una dichiarazione a fini ISEE “precompilata”. È un’importante innovazione di sistema, che caratterizzerà l’accesso a tutte le prestazioni sociali agevolate migliorando la fedeltà delle dichiarazioni da un lato e semplificando gli adempimenti per i cittadini dall’altro.

Il decreto disciplina anche le possibili espansioni del REI, in termini di graduale incremento del beneficio e dei beneficiari. In presenza di maggiori risorse o di risparmi strutturali, l’estensione della misura potrà essere realizzata mediante l’adozione di un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il decreto istituisce inoltre la Rete della protezione e dell’inclusione sociale, presieduta dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali e composta da rappresentanti dei diversi livelli di governo. E’ una struttura permanente di confronto e programmazione delle politiche sociali, nonché di coinvolgimento nelle decisioni programmatiche del terzo settore, delle parti sociali e degli altri stakeholder. La Rete si articola in tavoli regionali e territoriali e ha l’obiettivo di rendere più omogeneo il sistema superando le attuali sperequazioni territoriali.

Nello specifico del ReI e al fine di agevolarne l’attuazione, il decreto prevede l’istituzione del Comitato per la lotta alla povertà, quale organismo di confronto permanente tra i diversi livelli di governo e specifica articolazione tecnica della Rete e l’istituzione dell’Osservatorio sulle povertà quale gruppo di lavoro permanente, con il compito di predisporre un Rapporto biennale sulla povertà, in cui sono formulate analisi e proposte in materia di contrasto alla povertà, di promuovere l’attuazione del ReI, evidenziando eventuali problematiche riscontrate, anche a livello territoriale, e di esprimere il proprio parere sul Rapporto annuale di monitoraggio sull’attuazione del ReI.

 

I promemoria precedenti sono disponibili su

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