Bando Donne, ecco i progetti finanziati da Fondazione CON IL SUD
23 Ottobre 2017In Italia sono 7 milioni le vittime di violenza fisica o sessuale. Ogni anno 100 donne assassinate dal proprio partner o ex. Nel 90% dei casi la violenza domestica non viene denunciata.
La Fondazione CON IL SUD, attraverso il Bando Donne, ha selezionato 9 progetti per contrastare il fenomeno al Sud. Le iniziative saranno avviate in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e prevedono opportunità di inserimento professionale, formazione e consulenza legale, aiuto psicologico rivolto ai minori che hanno assistito a episodi di violenza, eventi di sensibilizzazione dedicati alle nuove generazioni.
I progetti selezionati saranno sostenuti complessivamente con 2 milioni di euro (una media di oltre 220 mila euro a progetto), con il coinvolgimento di più di 100 organizzazioni diverse tra associazioni, istituzioni, cooperative sociali, fondazioni.
Di seguito una breve descrizione delle iniziative che saranno finanziate, suddivise per regione.
Campania
A Napoli e in diverse città della provincia verrà avviato il progetto “Un’altra via d’uscita” (promosso dal Consorzio Terzo Settore Società di Servizi Sociali, contributo della Fondazione: 260 mila euro), con l’obiettivo di potenziare i servizi a difesa delle donne vittime. Tra le attività previste: un corso di formazione orientato alla costituzione di un’impresa sociale e, anche per gli uomini autori delle violenze, sportelli di ascolto.
Sempre a Napoli il progetto S.A.L.V.A. Sostegno alle Azioni di Lotta contro la Violenza per l’Autonomia (promosso dall’Associazione C.O.R.A Napoli Onlus, contributo della Fondazione: 225 mila euro) avrà l’obiettivo di favorire l’autonomia abitativa e lavorativa delle donne del Rione Sanità vittime di violenze. Sarà avviato uno sportello di orientamento al lavoro con sostegno psicologico e consulenza legale; tirocini formativi; borse alloggio. Verranno realizzate inoltre specifiche attività per i minori che hanno assistito alle violenze, percorsi di genitorialità e attività laboratoriali e di sensibilizzazione nelle scuole.
Il progetto Sostegno Antiviolenza Rete Attiva – S.A.R.A. (promosso da Differenza Donna Associazione di Donne contro la violenza alle donne Onlus, contributo della Fondazione: 180 mila euro), sarà realizzato in provincia di Salerno e prevede l’avvio di centri antiviolenza itineranti, screening sanitari, tirocini formativi e percorsi di orientamento, accompagnamento al lavoro e sostegno abitativo per donne vittime di violenza, interventi di educazione alle relazioni per gli studenti delle scuole superiori.
In provincia di Avellino sarà avviato il progetto “BE HELP-IS” (promosso dalla cooperativa sociale La Goccia, contributo della Fondazione: 135 mila euro) che prevede la realizzazione di un protocollo operativo per gli operatori della rete antiviolenza e di una guida ai servizi per le donne vittime. Sono inoltre previsti tirocini formativi e borse lavoro in azienda e la costituzione di un fondo spese per contributi all’autonomia. Verranno infine promossi percorsi formativi per alunni, insegnanti e genitori su stereotipi e pari opportunità.
Calabria
Il progetto “Stelle e luci” (promosso dalla Fondazione Città Solidale Onlus, contributo della Fondazione: 280 mila euro) coinvolgerà tutte le province calabresi in attività di reinserimento socio-lavorativo di donne vittime di violenza: corsi di autodifesa, borse lavoro, apertura di sportelli antiviolenza. Sono previsti anche percorsi di educazione all’affettività nelle scuole.
Interregionale (Campania e Calabria)
Nelle province di Catanzaro, Crotone e Benevento sarà realizzato il progetto D.E.A.R. – Donne Emersione Autonomia Rete (promosso dal Centro calabrese di solidarietà, contributo della Fondazione: 210 mila euro) che attraverso il “Camper delle donne” offrirà supporto a vittime di violenza. Sono inoltre previsti servizi di orientamento al lavoro, borse lavoro. Particolare attenzione sarà rivolta all’emersione del fenomeno della violenza di genere nel mondo della tossicodipendenza femminile attraverso una specifica formazione degli operatori.
Puglia
In provincia di Foggia sarà avviato il progetto “Svoltare” (promosso dall’Associazione Impegno Donna, contributo della Fondazione: 190 mila euro) con l’obiettivo di rafforzare i servizi di prevenzione ed emersione dei casi di violenza sulle donne. Sarà realizzato un percorso formativo per ‘sentinelle della violenza’, operatori che avranno il compito di individuare le vittime o potenziali vittime di violenza, favorendo la valutazione del rischio di recidiva. Sono previste anche attività di inclusione socio lavorativa, con l’avvio di percorsi di accompagnamento al lavoro, laboratori di ‘arti e mestieri’, formazione all’autoimprenditorialità, borse lavoro.
Il progetto “Via delle Donne – Sanfra” (promosso dalla cooperativa sociale Comunità S. Francesco, contributo della Fondazione: 250 mila euro) sarà avviato nelle province di Lecce, Taranto e Bari. Sono previsti interventi di inclusione socio-lavorativa per donne vittime di violenza ed esperienze di co-housing collegate ai centri antiviolenza. Un ruolo importante avranno anche le iniziative di sensibilizzazione: eventi pubblici, laboratori educativi nelle scuole, momenti formativi per operatori e volontari e altre iniziative di comunicazione sociale.
Sicilia
In provincia di Palermo sarà avviato il progetto “AMORU’” (promosso da Life and Life ONLUS, contributo della Fondazione: 270 mila euro) che creerà 3 centri di ascolto per donne vittime di violenza. Saranno realizzate anche attività per favorire l’autonomia, come la costituzione di una cooperativa sociale e di una piattaforma di e-commerce per la vendita di prodotti agricoli. Sono inoltre previste attività di sensibilizzazione nei comuni e nelle scuole.
La violenza di genere riguarda dimensioni diverse: oltre a quella sessuale e domestica, investe anche quella psicologica, economica, culturale e lavorativa. Ambiti forse meno visibili e pertanto non facilmente quantificabili. Nel corso degli ultimi cinque anni, secondo le statistiche basate sulle denunce, si è registrato un lieve decremento del numero di donne vittime di violenza (anche se il dato è prevalentemente legato ai reati di femminicidio, più facilmente individuabili). Questo andamento è legato, comunque, ad una maggiore attenzione dedicata al tema della violenza sulle donne a livello nazionale, in un clima sociale di maggiore condanna del fenomeno. Tuttavia, la violenza domestica rimane un crimine che in Italia non viene denunciato in oltre il 90% dei casi e, di fatto, il numero di donne che subiscono maltrattamenti o violenze fisiche continua ad aumentare.
La Fondazione in questi giorni ha promosso una riflessione sull’argomento: idee, punti di vista e soprattutto esperienze e buone prassi sono disponibili su www.conmagazine.it