Monitoraggio settimanale sul contrasto alla povertà
30 Ottobre 2017A cura del Forum Nazionale Terzo Settore – Ufficio Studi e Documentazione
30/10/2017
PARLAMENTO EUROPEO
Parlamento Ue: reddito minimo contro la povertà in tutti gli Stati europei
“L’introduzione e il rafforzamento di regimi di reddito minimo in tutti gli Stati membri dell’Ue è uno dei modi più efficaci per far uscire le persone dalla povertà”: così il Parlamento europeo si è espresso oggi in favore dell’introduzione di un reddito minimo negli Stati Ue. I deputati chiedono di garantire un accesso più facile alla casa, all’assistenza sanitaria e all’istruzione. “La maggior parte dei Paesi dell’UE già dispone di programmi simili, ma non tutti forniscono sufficiente sostegno a coloro che ne hanno bisogno”, dicono i deputati.
Gli ultimi dati diffusi dall’Eurostat dicono che quasi un quarto della popolazione europea continua a trovarsi a rischio di povertà o di esclusione sociale. Nel 2016 si tratta di 117,5 milioni di persone, pari al 23,4% della popolazione dell’Unione europea. Ciò significa vivere in almeno una delle seguenti tre condizioni: a rischio povertà di reddito, gravemente deprivati dal punto di vista materiale o in famiglie con intensità di lavoro molto bassa
Il Parlamento Ue, con una relazione non legislativa approvata con 451 voti favorevoli, 147 voti contrari e 42 astensioni, esorta dunque tutti i paesi UE a introdurre regimi di reddito minimo o, se necessario, a rafforzare quelli esistenti. I deputati propongono di fissare un reddito minimo utilizzando la soglia di rischio di povertà e altri indicatori Eurostat, di garantire alla misure un adeguato finanziamento pubblico, di adattare i regimi di reddito minimo alle esigenze delle persone più fragili e di rivedere i requisiti per garantire copertura a tutte le persone vulnerabili. “I regimi di reddito minimo dovrebbero combinare il sostegno finanziario con un accesso più facile ai servizi sociali pubblici come l’alloggio, l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la formazione – informa una nota dell’Europarlamento – Coloro che possono lavorare dovrebbero essere aiutati ad accedere al mercato del lavoro, poiché un lavoro dignitoso è il modo migliore per combattere la povertà. L’obiettivo del reddito minimo non dovrebbe essere solo quello di assistere le persone, ma soprattutto quello di accompagnarle dall’esclusione sociale alla vita attiva”.
Sostiene la relatrice Laura Agea (EFDD, IT): “La povertà e l’esclusione sociale non appartengono ai singoli Stati membri, ma riflettono lo stato dell’Europa, che deve rispondere a questa emergenza. Nella relazione proponiamo un approccio duplice: in primo luogo, ridurre l’impatto sociale della crisi economica adottando misure efficaci per far uscire dalla povertà 120 milioni di cittadini dell’UE e, in secondo luogo, incoraggiare politiche attive che creino posti di lavoro garantendo un’occupazione sostenibile.”
GOVERNO
Legge Bilancio, nuova bozza: a fondo povertà +300 mln nel 2018, +700 nel 2019
26 ottobre 2017 – Il Fondo per la lotta alla povertà è incrementato di 300 milioni di euro nel 2018 e 700 nel 2019. E’ quanto si legge in una nuova bozza di manovra finanziaria, di cui Public Policy ha preso visione, che i tecnici del ministero dell’Economia e Palazzo Chigi stanno ancora ritoccando. L’aumento ammonta poi a un miliardo sia per il 2020 che per il 2021.
Ministero Lavoro
24 ottobre 2017 – Al Consiglio dei Ministri del Lavoro dell’Unione Europea, riunito ieri a Lussemburgo, si è raggiunto un accordo in vista della proclamazione del Pilastro Europeo dei diritti sociali, che avverrà a Göteborg il prossimo 17 novembre in occasione di un Vertice sociale cui parteciperanno i Capi di Stato e di Governo, il Presidente della Commissione Europea Junker e del Parlamento Europeo Tajani.
La proclamazione del Pilastro Europeo dei diritti sociali, per promuovere standard sociali e di occupazione sempre più elevati, rappresenta un appuntamento di grande importanza nella prospettiva della costruzione di un’Europa dei cittadini, nel segno dell’inclusione, della crescita e dell’equità.
Il Ministro Poletti, intervenendo nel dibattito, ha ricordato che l’Italia ha un ruolo attivo, d’impulso e di stimolo nei confronti di questo processo, e intende continuare a esserne protagonista anche in futuro.
È importante che le politiche sociali dell’Europa si rafforzino, ha aggiunto, per avvicinare l’Europa ai cittadini. Al tempo stesso è però necessario che l’Europa sia coerente con la prospettiva di una politica sociale ambiziosa e persegua quindi politiche macroeconomiche indirizzate allo sviluppo, perché sono necessarie in primo luogo crescita e creazione di posti di lavoro.
Il Consiglio dei Ministri dell’UE ha poi approvato, a tarda notte, una revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori. La nuova direttiva assicurerà da un lato che i lavoratori europei distaccati per prestare servizio in altri paesi dell’Unione abbiano un equo trattamento salariale, e dall’altro che non si creino forme di concorrenza sleale tra paesi dell’Unione basate sui bassi salari. Sempre a tarda notte, i Ministri del Lavoro hanno approvato alcuni miglioramenti al regolamento sull’armonizzazione dei sistemi europei di sicurezza sociale.
ANCI
26 ottobre 2017 – A chi si rivolge Nella prima fase, il REI è riservato a una platea ampia, ma non esaustiva delle persone in povertà. L’estensione della misura sarà realizzata mediante il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri).
Basilicata
Reddito di inclusione al via per 3800 lucani
26 ottobre 2017 – Lo rende noto l’Agenzia regionale del Lavoro della Basilicata. Il ReI prevede un sostegno economico, non assistenzialistico, fino ad un massimo di 485 euro…
Emilia Romagna
La vicepresidente Gualmini con l’arcivescovo di Bologna Zuppi alla presentazione del 7° Rapporto ‘Medaglie spezzate. I poveri in Emilia-Romagna’: “Stiamo costruendo un nuovo pilastro del welfare regionale, insieme ai tanti soggetti impegnati nel sociale”.
In Emilia-Romagna, nel 2016, sono state quasi 16 mila le persone povere che si sono rivolte alla Caritas per cercare aiuto. Soprattutto uomini: separati o divorziati, disoccupati, con un livello di istruzione basso e senza fissa dimora…
I poveri in Emilia-Romagna”, il consueto rapporto che la Caritas Emilia-Romagna dedica alla regione, fotografando la condizione economica dei…
Friuli Venezia Giulia
27 ottobre 2017 – La legge approvata dal Consiglio regionale detta disposizioni per il coordinamento della Misura attiva di sostegno al reddito di cui alla legge regionale 15/2015, con il Reddito di inclusione (ReI), nuova misura nazionale di contrasto alla povertà, istituito dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, a decorrere dal 1° gennaio 2018.
Con la legge regionale 10 luglio 2015, n. 15, la Regione si è dotata di uno strumento di contrasto alla povertà e sostegno all’inclusione sociale, denominato “Misura attiva di sostegno al reddito”…
Liguria
Reddito di inclusione in Liguria, Rossetti: «La Regione non è pronta». Viale: «Tempo fino a marzo»
25 ottobre 2017 – Dal primo dicembre le famiglie che ne hanno i requisiti potranno fare domanda per ottenere l’assegno (da 190 a 490 euro) del “Reddito di inclusione attiva”, la nuova misura di contrasto alla povertà introdotta dal governo. Una misura di cui potrebbero beneficiare, secondo una stima dell’ Osservatorio sulla povertà della Caritas diocesana, circa 3.000 famiglie a Genova e il doppio in tutta la Liguria. Ma in pochi lo sanno…
Piano sociale integrato 2013-2015 – Regione Liguria
23 ottobre 2017 – Prevenzione e sviluppo di comunità; contrasto alla povertà e inclusione sociale; tutela dei minori delle vittime, delle persone con fragilità sociale; politiche per la…
Marche
La povertà in Italia 2016 – Regione Marche
22 ottobre 2017 – Dal report ISTAT emerge che sono meno di 5 milioni le persone in condizione di povertà nel nostro Paese. Rispetto all’anno precedente sussiste una…
Puglia
Puglia, sostegno economico a genitori divorziati e separati…
25 ottobre 2017 – Sostegno economico a genitori divorziati e separati, Puglia investe 500mila euro…in particolari condizioni di disagio economico, mettendo la nostra Regione, alla pari di altre, in termini di politiche sociali attente alle nuove forme di povertà ”.
Sardegna
Pigliaru: “Sproporzionati gli accantonamenti imposti alla Sardegna”
28 ottobre 2017 – «È sproporzionato l’attuale livello di accantonamenti imposti alla Sardegna che riducono le nostre entrate e la nostra capacità di combattere la povertà è l’arretratezza». Lo ha sottolineato il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, intervenendo oggi 28 ottobre alla Settimana Sociale, il convegno della Conferenza Episcopale Italiana dedicato al lavoro.
Sicilia
27 ottobre 2017 – Un appello ai candidati affinché il tema del contrasto alla povertà non sia dimenticato è stato rivolto ai candidati alle prossime elezioni regionali…
Emergenza povertà, Lo Bello: “L’appello dei volontari di strada non può restare inascoltato”
28 ottobre 2017 – L’appello dei volontari di strada sull’emergenza povertà non può restare…
Regionali, Musumeci: serve una politica per la famiglia per fronteggiare la povertà nell’Isola
23 ottobre 2017 – «In una Sicilia che conta purtroppo il 42% di povertà, – ha aggiunto Nello Musumeci – penso ad una nuova politica per la casa, che garantisca un…
Veneto
Le azioni di contrasto alla povertà della Fondazione Cariparo
26 ottobre 2017 – Le azioni di contrasto alla povertà della Fondazione Cariparo…territori in cui opera; frequente è anche la collaborazione con la Regione del Veneto…
Caritas
Per uscire tutti dalla crisi – Rapporto 2017 sulle politiche contro la povertà in Italia
26 ottobre 2017 – A ridosso della discussione della Legge di Bilancio e dell’introduzione – a partire dal prossimo gennaio – del Reddito d’inclusione (REI), Caritas Italiana pubblica interamente on-line la quarta edizione del Rapporto sulle politiche contro la povertà in Italia, dal titolo “Per uscire tutti dalla crisi”.
Questo 4° Rapporto sulle politiche contro la povertà si collega al Rapporto sulla povertà e l’esclusione sociale dal titolo “Futuro anteriore”, che sarà presentato in una conferenza stampa venerdì 17 novembre prossimo, a ridosso della prima Giornata mondiale dei Poveri del 19 novembre, istituita da papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia.
Welforum
I soldi per la povertà si possono trovare… nei soldi per la povertà
24 ottobre 2017 – Può sembrare che questo titolo proponga un “gioco delle tre carte,” oppure getti fumo con frasi ad effetto. Pur chiedendo scusa a chi trova il titolo un po’ provocatorio, propongo di riflettere sulle risposte che contiene.
E’ iniziata in Parlamento la sessione di bilancio, che condurrà ad approvare il quadro delle risorse finanziarie per il prossimo anno, welfare incluso. Tra le esigenze di spesa sono (finalmente) previsti due nuovi impegni:
- il REI, che implica risorse da erogare agli utenti e anche per irrobustire l’infrastruttura dei servizi locali.
- Il Piano contro la povertà, i cui contenuti sono da definire, ma che è adempimento previsto dalla legge.
Sul REI molti commenti hanno già fatto rilevare la necessità di impegnare più risorse, sia per ampliare la platea dei possibili fruitori (ora molto “stretta” in categorie specifiche), sia per erogare importi che siano più efficaci nell’innalzare i redditi inadeguati. Peraltro lo stesso D.Lgs che attiva il REI (15/9/2017, n. 147) all’articolo 2, prevede “…la progressiva estensione della platea dei beneficiari e il graduale incremento dell’entita’ del beneficio economico, nei limiti delle ulteriori risorse eventualmente disponibili a valere sul Fondo Povertà”. E se il Piano contro la povertà non sarà (come speriamo) un mero documento di analisi o di rassegna di ciò che già esiste, è evidente che richiede anche impegni finanziari dedicati…
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