#CuorealCentro: incontro dei volontari Anpas dell’emergenza sisma
15 Gennaio 2018“Chi fa volontariato di protezione civile lo fa in un forza libera e organizzata che concorre al miglioramento della vita delle persone”: è una delle caratteristiche del nuovo codice della Protezione Civile che ha annunciato Roberto Giarola del Dipartimento Protezione Civile, durante l’evento di Anpas #CuorealCentro, che si è svolto il 14 gennaio a Firenze, dedicato ai volontari che sono intervenuti nel Centro Italia in seguito alle emergenze sisma 2016-2017.
In quell’occasione, l’intervento Anpas in ha visto la partecipazione complessiva di 2.771 volontari appartenenti a 394 pubbliche assistenze. Un impegno che dal soccorso all’assistenza è durato sei mesi. “È bellissimo vedervi qui tutti insieme, da tutta Italia e riabbracciarvi”, ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “È proprio vero quello che c’è scritto sullo striscione: Io sono perchè noi siamo”.
L’evento, condotto da Daniela Morozzi, ha visto anche il concerto del Coro della Martinella che, con canti della montagna ha creato l’atmosfera ideale per presentare il progetto Casa della Montagna di Amatrice, che vede coinvolti Anpas e CAI(Club Alpino Italiano) nel creare una struttura che abbia valenza sul territorio, un presidio funzionale per il volontariato ma anche per gli amanti della montagna. Anpas ha cofinanziato con il CAI la realizzazione della casa della montagna raccogliendo finora 459.140 euro. Durante la presentazione del progetto anche la firma del protocollo di intesa tra ANPAS e CAI.
E proprio tra il 14 e il 15 gennaio di cinquant’anni fa, in Sicilia, una scossa di magnitudo 6.1 colpì la Valle del Belice, tra Agrigento e Trapani. Subirono danni gravissimi i comuni di Gibellina, Salaparuta, S. Ninfa, Montevago, Partanna, Poggioreale e Santa Margherita Belice che, all’epoca del terremoto, non erano classificati sismici.
Per raccontare quella drammatica esperienza e ricordare l’impegno di Anpas già nel 1968, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze ha realizzato, in collaborazione con Anpas Sicilia e la pubblica assistenza “Il Soccorso di Trapani”, il video-documentario: “Ognuno ha bisogno del proprio simile”. Il protagonista è Giuseppe Aceto, soccorritore e sopravvissuto al terremoto di Gibellina e presidente della pubblica assistenza Anpas “Il soccorso di Trapani”. È il racconto terremoto di Gibellina e di quel che resta.
“Ero arrivato nelle zone colpite dal terremoto inviato dal Questore, incaricato di foto-documentare l’accaduto, non si era ancora a conoscenza della reale situazione in merito a danni a persone o cose”. Da qui inizia l’avventura di Giuseppe e il suo sguardo su ciò che resta di Gibellina nel cretto di Burri (o cretto di Gibellina) realizzato da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, completamente distrutta dal terremoto del 1968. A Gibellina si aggiunge la vista di Poggioreale fino alla pubblica assistenza Il Soccorso di Trapani.