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Assistenza e disabili: per la FISH dalla politica “pessimi segnali”

Lasciano quanto meno perplessi le dichiarazioni di Alberto Brambilla, autorevole esponente della Lega Nord, raccolte da La Repubblica di oggi. Oltre che irricevibili sono francamente contraddittorie e insostenibili.”

Questo il commento secco di Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, a margine delle affermazioni dell’ex sottosegretario al lavoro (Maroni ministro del Governo Berlusconi) nonché esperto in materie previdenziali per la Lega. Brambilla, nell’intervista odierna, individua fra le risorse necessarie per una revisione della legge Fornero un “intervento chirurgico e fattibile: 50 miliardi in dieci anni. Che si coprono tagliando quell’assistenza che va ai falsi invalidi e a chi non se lo merita, perché mente sui requisiti.” Lo stesso Brambilla, non si sa bene sulla base di quali conteggi, sostiene che in assistenza si spenderebbero 100 miliardi l’anno.

La Lega, assieme all’intera coalizione di Centrodestra, in campagna elettorale ha promesso a gran voce l’aumento delle pensioni di invalidità. Come si coniuga questo intento con quelli espressi da Brambilla? Prima ancora della coerenza c’è un elemento di logica e matematica che non torna. Per tacere della bufala sui falsi invalidi che, ancora una volta, ritorna in scena.

Ed in effetti di tratta di un ritornello caro al Centrodestra e alla Lega in particolare quello dei “falsi invalidi”. Forse non tutti ricorderanno quando il capogruppo della Lega Nord Reguzzoni sosteneva alla Camera che con la caccia ai falsi invalidi di sarebbe recuperato un miliardo di euro. Oppure quando un Ministro della Repubblica affermava in prima serata che un Paese con 2,7 milioni di disabili non poteva essere competitivo.

È grazie a quei pregiudizi, a quella propaganda, a quello stigma – prosegue Falabella – che in meno di dieci anni è stata condotta in Italia una folle campagna di 1.250.000 controlli. Una sciagurata pianificazione che ha prodotto costi e danni. Ora abbiamo anche i numeri asseverati da INPS e da Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: con 450.000 controlli fra il 2013 ed il 2015 lo Stato ha recuperato 13 milioni e 600mila euro (a fronte di una spesa di 17 miliardi).”

Tagliare 5 miliardi l’anno dall’assistenza con i controlli sui falsi invalidi?

Appare francamente risibile e insostenibile nei numeri. Ma molto preoccupante politicamente e in termini di prospettive per le persone con disabilità. Ancora di più appare inquietante nel momento in cui, da più parti, si riflette sul contrasto alla povertà, all’esclusione sociale… e la disabilità è uno dei primi determinanti dell’impoverimento.”

Non è, quindi, sostenibile una riforma previdenziale, anche la migliore possibile, a spese dell’assistenza, sia perché la spesa per quest’ultima è già fin troppo marginale, sia per la disequità che si continuerebbe a subire.

Non è una prospettiva accettabile né certo compensabile con l’istituzione di un Ministero per la disabilità che peraltro mai abbiamo chiesto e su cui abbiamo motivate resistenze. La governance di questi temi non si risolve o affronta certo con un nuovo organo, ma con una visione politica condivisa e trasversale ai diversi livelli e ambiti istituzionali.”

Chiunque sia al Governo – conclude il Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – e pianifichi una ulteriore riduzione delle misure di supporto alle persone con disabilità o anziane incontrerà la nostra ferma opposizione in tutte le sedi e in tutte le piazze. Nel frattempo non guasterebbe un chiarimento da parte del leader della Lega, Matteo Salvini.”

 

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