Riforma Terzo settore, le audizioni del Forum a Camera e Senato
04 Luglio 2018
L’11 luglio presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica, e il 4 luglio presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, il Forum Nazionale Terzo Settore è stato audito in merito allo schema di decreto correttivo del Codice del Terzo settore (D.Lgs 117/17), previsto dalla legge di riforma 106 del 2016 (qui il Promemoria con le proposte di modifiche e integrazioni presentato dal Forum, a questo link lo stato dell’arte della riforma del Terzo settore).
In entrambe le audizioni, dalla portavoce del Forum Claudia Fiaschi e dal direttore Maurizio Mumolo è stata innanzitutto ribadita l’urgenza di adottare atti fondamentali della riforma del Terzo settore: oltre ai correttivi e alle integrazioni al Codice stesso, la cui scadenza è il 2 agosto (qui il conto alla rovescia della riforma), i tempi stringono anche per il decreto correttivo sull’impresa sociale, di cui si attende entro il 19 luglio l’approvazione in Consiglio dei Ministri.
Diverse le proposte di modifica o di integrazioni presentate dal Forum Terzo Settore. Tra queste, quella che consentirebbe alle Organizzazioni di Volontariato di continuare ad avere la possibilità di autofinanziare le proprie attività. Attualmente, infatti, le norme contenute nello schema di decreto correttivo al Codice non lo permettono, producendo per questo gravi danni soprattutto alle piccole e piccolissime OdV.
Un altro aspetto su cui sono state proposte correzioni è quello relativo al limite al numero di dipendenti nelle Associazioni di promozione sociale (Aps): per il Forum, imporre che il numero dei lavoratori impiegati non possa superare il 5% dei soci sfavorirebbe numerose associazioni, in particolare quelle nel mondo della disabilità e non autosufficienza, che richiedono un importante impiego di personale specializzato. Il Forum propone per questo la soglia, più accessibile, del 20%.
Infine è stata portata all’attenzione della Commissioni la necessità di specificazioni in materia fiscale che consentano una chiara interpretazione della nuova normativa e che non aggravino l’impatto del carico sulle organizzazioni di Terzo settore rispetto a quanto non accada già.