Il Global Compact sulle migrazioni conviene all’Italia
29 Novembre 2018Il 19 settembre 2016 l’Assemblea generale dell’ONU ha adottato all’unanimità la Dichiarazione sui migranti e rifugiati, riconoscendo la necessità di un approccio globale alla mobilità umana. A tal fine è stato programmato un ampio percorso di consultazione con le più rilevanti istituzioni pubbliche e private coinvolte, seguito da negoziati intergovernativi che hanno prodotto la bozza finale del “Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare”. In parallelo, con analogo percorso, è stato elaborato il “Global Compact sui rifugiati”.
Il prossimo 10 dicembre a Marrakech in Marocco si adotteranno le linee previste nel documento. L’Italia lo farà?
Il documento di “Link 2007 – Cooperazione in Rete” propone elementi di conoscenza e riflessione per un approfondimento senza pregiudizi ideologici:
1. come riferimento per una definizione complessiva, coerente e lungimirante della propria politica migratoria, superando l’approccio emergenziale e settoriale;
2. come strumento per rafforzare le proprie ragioni nelle relazioni e negoziazioni con gli altri paesi europei;
3. come tramite per facilitare le trattative nella definizione di accordi con i paesi di provenienza e di transito che occorre moltiplicare nel prossimo futuro.
Può fornire infatti ai decisori italiani e a quelli europei lo strumento per superare almeno in parte l’inconciliabilità delle posizioni contrapposte, indicando quel comune denominatore e quel filo conduttore su cui poggiare le priorità e le scelte; rafforzando così anche la richiesta italiana di una maggiore cooperazione e solidarietà e di decisioni maggiormente condivise.
È indispensabile per mostrare rispetto, credibilità e coerenza nella definizione di accordi bilaterali e regionali con i paesi di partenza e di transito dei migranti, anche per potere concordare i necessari ritorni.
Può inoltre indicare il percorso per definire quella strategia politica complessiva e lungimirante di cui l’Italia ha bisogno e nella quale inserire coerentemente e senza improvvisazioni i provvedimenti normativi settoriali.
Il documento di “Link 2007 – Cooperazione in Rete”, intende proporre elementi di conoscenza e riflessione per un approfondimento senza pregiudizi ideologici