Capacit’Azione, al via la formazione sulla Riforma del Terzo settore
21 Gennaio 2019Capacit’Azione è il programma di formazione nazionale sulla riforma del Terzo settore realizzato dal Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con il Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet e con la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali. Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono Italia, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie.
Il progetto è reso possibile dai fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in seguito all’Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto legislativo 117/2017).
Grazie a un ciclo strutturato di circa 200 moduli didattici su tutto il territorio nazionale, saranno formati oltre 1.300 esperti che diventeranno, a loro volta, formatori per gli enti del Terzo settore (Ets) di tutta Italia sui temi della riforma. Saranno coinvolti più di 130 funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione.
Si tratta di un programma di formazione di alto livello mai realizzato in precedenza. I suoi obiettivi sono:
- innalzare il livello di conoscenze e abilità necessarie per l’attuazione della riforma nelle regioni italiane e per gestirne tutte le novità in modo autonomo e consapevole;
- favorire l’innovazione organizzativa da parte degli Ets;
- avviare confronti e collaborazioni tra gli Ets e i soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo dalla riforma.
Il progetto intende raggiungere almeno il 70% degli enti di Terzo settore italiani e in particolare i circa 100 mila coinvolti nelle modifiche statutarie. L’attività formativa di Capacit’Azione è caratterizzata da un meccanismo “a cascata” che permette di potenziare le competenze contenendo i costi e di favorire una crescita collettiva più omogenea. Ciò affinché il mondo del terzo settore sia sempre più in grado di contrastare le disuguaglianze ed operare per società inclusive, sostenibili e giuste, rafforzando la cittadinanza attiva e la responsabilità collettiva.
La riforma del terzo settore apre a nuove opportunità per tutto il sistema. Conoscere a fondo obblighi e possibilità aperte dal nuovo quadro normativo è il punto di partenza per innovare un settore che, come dimostrano i dati dell’ultimo censimento Istat dedicato al non profit in Italia, è in continua evoluzione: tra il 2011 e il 2015 le istituzioni non profit sono aumentate dell’11,6 per cento, passando da 301 mila a 336 mila, di cui 267 mila con volontari al loro interno (+9,9 per cento) e con un aumento del 15,8 per cento del numero di dipendenti (da 680 mila a 788 mila).
I destinatari del progetto saranno selezionati in base all’esperienza come formatori e alla conoscenza dei temi trattati dalla riforma. Le lezioni saranno strutturate principalmente su base regionale, grazie alla collaborazione dei referenti locali e alla rete dei Centri di servizio per il volontariato e degli aderenti al Forum nazionale del terzo settore.
Fare cultura della riforma significa anche tradurne i contenuti per renderli accessibili a un pubblico il più vasto possibile. Alle attività formative, infatti, si aggiunge il presente portale informativo destinato a tutto il terzo settore, per accompagnarlo in questa fase di cambiamento.
8 le aree strategiche per guidare l’evoluzione del terzo settore: dalla gestione fiscale e amministrativa degli Ets al tema della sussidiarietà, dai beni comuni alla finanza sociale, dalle forme di convenzionamento alla trasparenza:
MODULO 1 (obbligatorio) – Contesto, senso e obiettivi generali della riforma
Questo modulo ha l’obiettivo di fornire al formatore e ai dirigenti degli enti di terzo settore (Ets) regionali la cornice politica, di senso e di visione della riforma del terzo settore. Verrà illustrato il contesto all’interno del quale la riforma ha preso vita attraverso la descrizione di tutti i processi che hanno spinto il legislatore a normare un universo che, da tempo, necessitava di una regolamentazione adeguata. Saranno esaminati i passaggi politici e dottrinali che hanno preceduto i lavori parlamentari e le discussioni sorte nel mondo del terzo settore. Il tutto osservato quindi dal punto di vista del terzo settore: uno sguardo originale ma indispensabile per costruire una nuova dimensione politica che parta anche dai dettami della riforma.
MODULO 2 (obbligatorio) – Strumenti e metodologie didattiche
Questa unità didattica intende fornire gli strumenti metodologici di cui ciascun partecipante avrà bisogno quando sarà chiamato, a sua volta, a formare altri soggetti. Si tratta di tecniche dell’insegnamento e dell’apprendimento, di gestione dei discenti e delle modalità di erogazione della formazione, intesa sempre come un’attività realizzata tra pari nell’ottica data dalla formazione degli adulti. Verranno illustrate anche le necessarie modalità di valutazione del livello di apprendimento.
MODULO 3 (a scelta) – Sviluppo istituzionale. Vita sociale, volontariato, regole di funzionamento degli Ets
L’unità didattica verte sulla descrizione dei binari sui quali poggia l’attività e l’indirizzo degli Ets normati dalla riforma. Verranno illustrate le modalità di organizzazione e le regole di funzionamento degli Ets, la loro mission relazionata alle attività svolte, la nuova regolamentazione inerente la redistribuzione degli utili unitamente alla governance e alla gestione delle risorse umane.
MODULO 4 (a scelta) – Amministrazione e fiscalità degli Ets
Il modulo ha lo scopo di fornire ai futuri formatori gli strumenti per essere in grado di conoscere con sufficiente padronanza gli aspetti fiscali e tributari degli Ets alla luce delle novità introdotte dalla riforma. In particolare, l’accento verrà posto sui nuovi regimi forfetari, sui regimi fiscali delle vecchie Odv e Aps e la nuova regolamentazione della gestione contabile delle imprese sociali; verrà affrontato il tema delle scritture contabili a fini fiscali, le aliquote Iva e le agevolazioni previste per le erogazioni liberali in favore degli Ets. Inoltre verranno analizzate le fattispecie in cui le disposizioni fiscali possono influenzare la scelta.
MODULO 5 (a scelta) – Finanza sociale, politiche di sostegno; beni comuni, dismessi e confiscati; strumenti di sviluppo degli Ets
L’obiettivo di questa unità è illustrare i cambiamenti della riforma nella regolazione del rapporto tra finanza e terzo settore. Sebbene in Italia i due universi raramente si sono incontrati, il legislatore ha tentato di colmare questa lacuna prevedendo strumenti in grado di stimolare una gestione innovativa ed efficiente delle risorse da parte degli Ets. Saranno quindi analizzati i titoli di solidarietà, le novità riguardanti il social bonus e il social lending unitamente a un’ampia panoramica sulle agevolazioni fiscali previste per i nuovi investimenti nell’economia sociale.
MODULO 6 (a scelta) – Centri di servizio per il volontariato
Punto di partenza di questo modulo sarà il richiamo degli elementi di base che legittimano l’esistenza di un Csv, un’opportunità prevista dalla legge e accompagnata dalla volontà degli Ets del territorio. Saranno quindi presentati i cambiamenti introdotti dalla riforma: dal mandato di essere al servizio di tutti i volontari (a prescindere dalla forma giuridica dell’ente presso il quale essi operano), fino alla nuova base sociale dei Csv ispirata al principio delle “porte aperte”; dalla nuova governance ai sistemi di governo dei fondi e del controllo dei centri (Onc e Otc).
MODULO 7 (a scelta) – Trasparenza, comunicazione sociale e qualità
L’unità didattica è volta ad affrontare gli aspetti relativi alla così detta accountability degli Ets, che ha rappresentato parte importante della discussione verso l’approvazione della riforma. Sarà pertanto affrontato il tema del bilancio sociale e della valutazione dell’impatto generato dalle attività degli Ets. Verranno esaminati i compiti spettanti all’organo di controllo e ai revisori legali all’interno delle organizzazioni. Parte del modulo sarà dedicata a un approfondimento del tema della qualità all’interno degli Ets.
MODULO 8 (a scelta) – Sussidiarietà e rapporti con la Pubblica amministrazione, co-programmazione, co-progettazione, forme di convenzionamento, accreditamento e affidamento dei servizi
Dopo una rapida presentazione dei vari strumenti sinora utilizzati nel rapporto tra le PA e gli Ets, spesso incentrati sulla competizione, il modulo si concentrerà su quelli nuovi previsti dalla riforma, che invece stimolano la collaborazione fra gli attori previsti dall’art 55. Saranno poi presentate le novità in tema di convenzionamento (art. 56) e dei servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza (art. 57).