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Disabilità, Speziale (Forum): “Serve subito il Piano Nazionale Non Autosufficienza”

Il coordinatore Consulta disabilità Forum Terzo settore: “Bene l’impegno del Mef per implementare il fondo per i non autosufficienti, ora però è necessario passare dalle buone intenzioni ai fatti concreti

Roma, 10 aprile 2019 – “Apprezziamo l’impegno del ministro dell’Economia di porre all’attenzione del Governo l’incremento del Fondo per la Non Autosufficienza. Le cifre fin qui stanziate infatti si sono dimostrate insufficienti a coprire tutte le esigenze di persone che non hanno la capacità fisica di poter provvedere a se stesse. Non va dimenticato infatti che il Fondo è di soli 461 milioni di euro, all’interno dei quali 15 milioni sono destinati a progetti sperimentali per la vita indipendente”.​ Così​ Roberto Speziale, coordinatore Consulta disabilità Forum Terzo settore, commenta la volontà del Mef di chiedere al Governo più risorse per il Fondo Non Autosufficienza.

“La situazione attuale è infatti drammatica – spiega Speziale – , anche perché recenti dati statistici indicano che entro il 2030 saranno 5 milioni le persone non autosufficienti che vivranno il Italia di cui oltre 1 milione avranno superato gli 85 anni. Il governo ponga quindi mano, con urgenza, al piano nazionale per la non autosufficienza dotandolo di adeguate risorse anche attraverso una ricomposizione della spesa, sottoponendolo alla rete della protezione e dell’inclusione sociale operante presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali e che è il soggetto che, per legge, è deputato ad esprimere parere. Piano già in forte ritardo e di cui al momento non è dato sapere lo stato dell’arte”.

Aspettiamo da anni il Piano Nazionale sulla Non Autosufficienza – dice Speziale – non potendoci accontentare solo di avere anno per anno un allocazione delle risorse e un riparto tra le Regioni su base anagrafica. E’ necessario inoltre che il Governo metta mano finalmente alla predisposizione ed approvazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, senza i quali non si avrà alcuna certezza della concreta esigibilità dei diritti da parte dei cittadini interessati. Va infine potenziato anche il Fondo per la Vita Indipendente al fine di garantire il diritto ad una vita autonoma e di qualità a milioni di cittadini con disabilità”.

Infatti – ricorda Speziale – già il Decreto Ministeriale del 26.09.2016, nel ripartire le risorse di quell’annualità, stabiliva la necessità di creare tale Piano Nazionale, ma adesso il Piano è addirittura espressamente previsto dall’articolo 21 del decreto legislativo n. 147/2017, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo, predisposto dalla Rete della protezione e dell’inclusione sociale, organismo che si occupa anche del Piano Nazionale delle Politiche Sociali e del Piano sul contrasto alla povertà, che deve consultare le parti sociali, che oggi hanno nel Forum l’ente più rappresentativo”. Conclude Speziale.

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