Giustizia riparativa e Terzo settore

Roma 08 ottobre 2019 – Porta Futuro – Via Galvani 108, (Mercato di Testaccio), Roma

Facilitare un percorso collettivo che porti il Terzo Settore e le forze politiche e istituzionali a leggere la dimensione dell’area penale sempre più nell’ottica  della “Giustizia riparativa”: questo l’obiettivo attorno al quale si muove il seminario promosso dal gruppo di lavoro del Forum Nazionale Terzo Settore “Persone private della libertà”.

Perché “bisogna parlare di giustizia riparativa e Terzo Settore?”. Cosa c’entra il Terzo settore con la giustizia riparativa? All’apparenza non molto, ma nella sostanza il Terzo Settore, nella vita reale di tutti i giorni, costituisce il contenitore e fornisce gli strumenti operativi che contribuiscono a far crescere nella coscienza collettiva l’agire classico della “giustizia riparativa”.

La giustizia riparativa potrebbe aumentare la consapevolezza circa l’importante ruolo degli individui e della collettività nel prevenire e nel rispondere alla devianza e ai conflitti a essa associati, incoraggiando in tal modo risposte della giustizia penale più costruttive.
Sia i Principi base sia la raccomandazione Committee of Ministers UE CM/Rec (2018)8 esprimono la consapevolezza che dimensioni nodali sono la considerazione delle persone, del danno, dell’orientamento rigenerativo rispetto alle sofferenze, ai danni e alle loro conseguenze, la volontarietà della partecipazione. Ma la giustizia e le pratiche riparative non riguardano soltanto i comportamenti a rilevanza penale. Il loro interesse è rivolto ai diversi conflitti che possono generarsi nella comunità (nelle scuole, nel vicinato, nei contesti di lavoro ecc.) e si esplica non solo come risposta al conflitto, ma in una chiave preventiva di cura delle relazioni. Rispetto e responsabilità, supporto sociale e relazione sono elementi fondativi del
modello.