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Coronavirus: attività consentite per gli Enti di Terzo settore e attività di volontariato

Nell’attuale contesto di emergenza e di incertezza a causa della diffusione del virus COVID -19 sono molti gli enti di Terzo settore che stanno continuando ad esercitare la propria attività istituzionale. 

Come possono orientarsi rispetto alla legislazione ed ai provvedimenti d’urgenza che vengono adottati, modificati e/o superati?

In una nota redatta dallo Studio Legale Degani (qui: Emergenza COVID 19 – Attività ETS) si cerca di offrire chiarimenti ed elementi utili a conoscere le facoltà, i limiti e i divieti rispetto all’esercizio dell’attività da parte degli enti del terzo settore, alla data del 23.03.2020, nella consapevolezza che il quadro potrà essere suscettibile di eventuali mutamenti.

Nella nota vengono forniti chiarimenti rispetto a dubbi cruciali circa “la sospensione disposta dal DPCM 11.03.20 delle «attività inerenti i servizi alla persona»” o ancora precisazioni circa le “attività socioassistenziali o sociosanitarie e che hanno come destinatari soggetti ben identificati, collettivi o specifici, portatori di bisogni e collocabili all’interno di un contesto di welfare assistenziale.”

Un’altra delucidazione importante riguarda tutte le attività che un Ente del terzo settore pone in essere erogando servizi strumentali al diritto alla salute, all’assistenza sociale o altri diritti fondamentali della persona (alimentazione, igiene, accesso a prestazioni specialistiche ecc.), che “possono dunque legittimamente essere svolte, garantendo «condizioni strutturali e organizzative che consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro» ed eventualmente, e – rispetto allo loro specificità – quanto richiesto in tema di misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale (sul punto si veda il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14.03.20).

Infine la nota si sofferma a lungo sull’attività dei volontari e sulla loro possibilità di continuare a svolgere attività di volontariato in questo momento di emergenza.

Su questo stesso tema, rilevanti sono anche le ordinanze della Regione Lazio del 20/03 e quella della Regione Puglia del 21/03 oltre alla nota emanata dal Dipartimento della Protezione Civile: Misure operative per l’attività del volontariato che avvalorano questa possibilità, pur con determinate accortezze ed in contesti ben definiti.

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