Riapertura attività economiche e produttive. La Conferenza delle Regioni aggiorna le Linee Guida
25 Maggio 2020Il 22 maggio 2020 la Conferenza delle Regioni ha approvato l’integrazione alla Linee Guida relative alle riaperture delle attività economiche e produttive inserendo anche le schede che riguardano le attività che possono interessare gli ETS (es, circoli culturali e ricreativi, servizi per l’infanzia etc.). Segue il Comunicato stampa della Conferenza delle Regioni (1).
Il sito QuiFinanza ha invece pubblicato L’articolo “Cosa riapre dal 25 maggio, la mappa regione per regione”. Se infatti le indicazioni generali restano sempre le stesse (utilizzo dei dispositivi di prevenzione individuale, distanziamento sociale e controllo della temperatura con appositi strumenti), alcune giunte regionali possono ‘personalizzare’ la lista delle misure di sicurezza a seconda delle esigenze del territorio e basandosi sulle curve epidemiologiche e lo stato dei contagi nel loro territorio. Segue l’articolo (2).
- Covid–19 e fase di riapertura: Conferenza delle Regioni approva integrazione delle Linee Guida
venerdì 22 maggio 2020
Fonte: http://www.regioni.it/home/aggiornate-e-integrate-le-linee-guida-sulle-riaperture-2588/
Roma, 22 maggio 2020 (comunicato stampa) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, con il supporto degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica e all’unanimità (ai sensi dell’art. 1 comma 14 del decreto-legge n. 33/2020) l’aggiornamento e l’integrazione alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”.
In particolare sono state aggiunte le schede relative ai settori: strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli; parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere; servizi per l’infanzia e l’adolescenza; testi che si aggiungono a quelli resi noti in precedenza (ristorazione; attività turistiche, stabilimenti balneari e spiagge ; strutture ricettive; servizi alla persona – acconciatori, estetisti e tatuatori; commercio al dettaglio; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti; uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche).
“L’integrazione delle linee guida – ha dichiarato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, che oggi ha presieduto la riunione – rappresenta un ulteriore contributo che la Conferenza delle Regioni dà al Paese per affrontare questa delicata fase di riattivazione del sistema economico e sociale. Questo testo – ha spiegato Toti – offre un quadro di certezze a molti settori che erano in attesa, consente un’applicazione omogenea delle disposizioni su tutto il territorio nazionale, anche nelle specifiche declinazioni regionali e si inquadra in un’ottica di collaborazione istituzionale e di sussidiarietà”. La versione aggiornata delle “Linee guida” della Conferenza delle Regioni è stata poi inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al ministro per gli Affari Regionali. Francesco Boccia, perché si possa procedere all’aggiornamento del DPCM del 17 maggio 2020 ai fini della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, anche per un coerente coordinamento dei testi. La Conferenza delle Regioni ha poi sottolineato l’opportunità che, in merito alle schede relative a “cinema e spettacolo dal vivo” e “servizi per l’infanzia e l’adolescenza”, si possa attivare un confronto immediato visto che il Governo sta già lavorando su queste tematiche. E non c’è dubbio che una proficua collaborazione istituzionale possa contribuire a produrre migliori risultati e maggiore certezza per gli operatori e gli utenti. Infine la Conferenza delle Regioni ha anche chiesto confronti specifici con i Ministri delle pari opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, dei beni culturali, Dario Franceschini, dell’Istruzione e dell’Università, Lucia Azzolina, dello Sport, Vincenzo Spadafora, e dei Trasporti, Paola De Micheli. 22.05.2020 – Integrazione Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive: documento Regioni
2. Cosa riapre dal 25 maggio, la mappa regione per regione
Domenica 24 maggio 2020
Fonte: https://quifinanza.it/info-utili/video/cosa-riapre-25-maggio/386044/
Nei giorni passati, i Presidenti di Regione hanno emanato diverse ordinanze per stabilire quali attività potranno riprendere da lunedì
Dopo il via libera a bar, ristoranti, parrucchieri, saloni di bellezza e stabilimenti balneari arrivato lo scorso 18 maggio, la Conferenza delle Regioni ha aggiornato e integrato le linee guida per le attività economiche e produttive che potranno riaprire i battenti a partire dal 25 maggio 2020. Come accaduto la scorsa settimana, anche in questa occasione le giunte regionali hanno optato per soluzioni differenti a seconda delle esigenze del tessuto economico-produttivo territoriali. Potrebbe così accadere che un’attività come quella degli stabilimenti balneari possa riaprire in una Regione confinante ma non nella nostra. Le indicazioni generali restano sempre le stesse (utilizzo dei dispositivi di prevenzione individuale, distanziamento sociale e controllo della temperatura con appositi strumenti), mentre alcune giunte possono aver “personalizzato” la lista delle misure di sicurezza basandosi sulle curve epidemiologiche e lo stato dei contagi nel loro territorio.
Cosa riapre in Abruzzo dal 25 maggio
Con gli stabilimenti balneari aperti già dal 18 maggio, in Abruzzo il 25 maggio segna la riapertura delle palestre, piscine e centri fitness; dei tirocini extracurriculari; di musei, archivi, biblioteche e siti archeologici; parchi zoologici e parchi avventura.
Cosa riapre in Basilicata dal 25 maggio
Secondo l’ordinanza 22 del 17 maggio del Presidente Bardi, dal 25 maggio riaprono in Basilicata gli stabilimenti balneari e le attività delle strutture ricettive. Sono sospese fino al 25 maggio, invece, le attività delle palestre, ovvero le altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.
Cosa riapre in Calabria dal 25 maggio
Come previsto dall’ordinanza 43 del 17 maggio della Presidente Santelli, dal 25 maggio in Calabria riaprono piscine, palestre e centri fitness. La riapertura degli stabilimenti balneari, invece, è stata anticipata al 20 maggio.
Cosa riapre in Campania dal 25 maggio
Con l’Ordinanza 50, il Presidente De Luca dispone l’apertura:
- degli stabilimenti balneari (seguendo le indicazioni del protoccolo “Spiaggia sicura”);
- delle attività di noleggio di biciclette, scooter, risciò, ciclo-carrozzelle, monopattini elettrici, segway e simili;
- dell’attività nautica da diporto;
- degli zoo regionali.
Nell’ordinanza, invece, non vengono nominate piscine e palestre. Probabile, dunque, che in questo caso valgano le disposizioni nazionali del DPCM 17 maggio.
Cosa riapre in Emilia Romagna dal 25 maggio
Il Decreto 84 della Regione Emilia Romagna dispone la riapertura:
- degli stabilimenti balneari;
- delle palestre e delle piscine.
Il Decreto 87 firmato dal Presidente Bonaccini consente invece la riapertura di:
- attività corsistica, centri sociali, circoli culturali e ricreativi, attività ricettive extralberghiere, parchi tematici e luna park;
- formazione in presenza.
Cosa riapre nel Lazio dal 25 maggio
Con Ordinanza Z00042 del Presidente Zingaretti del 19 maggio, la Regione Lazio dispone l’apertura di palestre e piscine (e delle attività di somministrazione alimenti presenti al loro interno) a partire dal 25 maggio. Si dovrà aspettare il 29 maggio, invece, per l’apertura degli stabilimenti balneari e lacuali, dei parchi tematici e degli zoo, parchi divertimento e luna park e per campeggi e villaggi turistici.
Cosa riapre in Liguria dal 25 maggio
La Liguria, con Ordinanza 30 del Presidente Toti, aveva disposto l’apertura di piscine, palestre, centri fitness e mercatini all’aperto già a partire dal 18 maggio.
Cosa riapre in Lombardia dal 25 maggio
La Lombardia, con un indice Rt di circa 0,5 (anche se a Milano è tornato a salire negli ultimi giorni ed è vicino alla soglia dello 0,8), fa invece “storia a sé”. L’ordinanza 547 del 17 maggio dispone che per la riapertura delle palestre e delle piscine ci sia ancora da attendere: probabilmente riapriranno il 31 maggio, anche se è da valutare l’evoluzione della curva epidemiologica.
Cosa riapre in Piemonte dal 25 maggio
Con il Decreto 63 del Presidente della giunta regionale Albero Cirio, dal 23 maggio è disposta la chiusura entro l’1 di notte degli esercizi di ristorazione e somministrazione alimenti. Dal 25 maggio, invece, sarà possibile svolgere attività fisica all’interno di piscine, palestre e centri fitness e lo svolgimento di tirocini extra-curriculari in presenza.
Cosa riapre in Puglia dal 25 maggio
Con l’ordinanza 238 del 17 maggio, il Presidente Emiliano ha disposto il calendario per la riapertura delle attività economiche e commerciali nel territorio pugliese. Dal 25 maggio, in particolare, potranno riaprire stabilimenti balneari e spiagge libere, palestre, piscine, centri sportivi, musei, biblioteche, archivi. Sarà inoltre possibile tornare a frequentare tirocini formativi.
Cosa riapre in Sicilia dal 25 maggio
Come previsto dall’ordinanza n. 21 del 17 maggio 2020, dal prossimo 25 maggio in Sicilia riapriranno piscine, musei, archivi storici e biblioteche.
Cosa riapre in Toscana dal 25 maggio
Il Presidente della giunta regionale toscana Rossi aveva disposto il calendario delle riaperture già lo scorso 17 maggio, alla luce del DPCM 17 maggio del Presidente Conte. Dal 25 maggio potranno dunque riaprire piscine, palestre e centri sportivi. Con una successiva ordinanza del 22 maggio, il Presidente Enrico Rossi ha disposto indicazioni operative speciali per lo svolgimento delle attività di luna park e spettacolo viaggiante; di musei, aree archeologiche e complessi monumentali; di biblioteche ed archivi.
Cosa riapre in Trentino Alto Adige dal 18 maggio
Con l’ordinanza urgente n. 28, il Presidente della Prvincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha integrato la legge provinciale n.4, che aveva disposto la riapertura di diverse attività già dalla fine di aprile e, a partire dal 25 maggio, la riapertura delle attività ricettive e degli impianti a fune a uso sportivo o turistico-ricreativo. Con la nuova ordinanza, inoltre, riprendono la loro attività anche i centri fitness e le palestre.
Nella Provincia Autonoma di Trento, invece, il Presidente Fugatti ha confermato la riapertura di piscine, centri fitness e scuole guida.
Cosa riapre in Umbria dal 25 maggio
Con l’ordinanza n. 28 del 22 maggio 2020, la Presidente Tesei dispone la riapertura “delle imprese operative nei settori del commercio al dettaglio su aree pubbliche; esercizi ricettivi extalberghieri e all’aria aperta, delle residenze d’epoca. Consente l’attività sportiva di base e motoria presso palestre, piscine centri e circoli sportivi pubblici e privati ovvero presso altre strutture dove si svolgono attività per l’esercizio fisico. Consente inoltre l’apertura di musei, archivi e biblioteche e altri luoghi di cultura“. Inoltre la stessa ordinanza consente ai cittadini che vivono in comuni collocati a confine tra l’Umbria e altre regioni di potersi spostare al di fuori della Regione, a patto che sia stata emanata un’analoga ordinanza da parte della Regione confinante.
Cosa riapre in Veneto dal 25 maggio
Come si legge nell’Ordinanza n. 50 del 23 maggio, il Presidente Luca Zaia ha ammesso lo svolgimento delle seguenti attività:
- Noleggio pubblico e privato di auto e altre attrezzature di trasporto (bici, moto, monopattini, elettrici o meno);
- Informatore scientifico del farmaco;
- Aree giochi per bambini in spazi pubblici e aperti al pubblico, compresi gli esercizi commerciali e strutture ricettive;
- Circoli culturali e ricreativi (luoghi di ritrovo di associazioni culturali, centri sociali, circoli ricreativi, club, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età);
- Formazione professionale (attività non esercitabili a distanza quali laboratori);
- Parchi tematici e di divertimento (giostre, spettacoli viaggianti, acquatici, avventura, zoologici e altri contesti di intrattenimento con ruolo interattivo dell’utente con attrezzature e spazi);
- Guide turistiche e professioni della montagna.