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5 per mille 2019 – Pubblicati gli elenchi di ammessi ed esclusi

Fonte: Agenzia delle Entrate 

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi dei beneficiari del 5 per mille 2019, con indicazione del relativo contributo.
A prevedere l’accelerazione di pubblicazione e pagamenti è stato il Decreto Rilancio, che aveva indicato il 31 luglio come data entro cui dovevano essere pubblicati gli elenchi degli enti ammessi e di quelli esclusi dal beneficio: il relativo contributo dovrà essere erogato dalle amministrazioni competenti entro il 31 ottobre 2020. L’elenco conta 66.493 enti, in crescita rispetto ai 56.908 enti dell’anno pèrecedente.

47.522 sono gli enti ammessi a beneficio (contro i 46.312 dell’edizione 2018), che hanno raccolto 10.468.010 firme più altre 552.213 firme andate al settore ma senza indicazione di un codice fiscale: l’importo totale che gli italiani hanno così destinato è di 336.515.922,88 euro

I dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2019 (dichiarazione dei redditi 2019 – anno d’imposta 2018) per la destinazione del 5 per mille e agli importi attribuiti agli enti che hanno chiesto di accedere al beneficio sono stati raccolti in undici elenchi: Onlus e volontariato (ammessi ed esclusi), ricerca scientifica (ammessi ed esclusi), ricerca sanitaria (ammessi), comuni di residenza (ammessi), associazioni sportive dilettantistiche (ammesse ed escluse), enti dei beni culturali e paesaggistici (ammessi ed esclusi), enti gestori delle aree protette (ammessi).

Gli elenchi pubblicati sono comprensivi degli enti che hanno usufruito della “remissione in bonis” prevista dall’articolo 2, comma 2 del Decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16. Vengono resi disponibili in ordine decrescente di importo attribuito a ciascun nominativo con l’indicazione dei dati della Regione, della Provincia e del Comune in cui ha la sede legale l’ente.

Nella versione pubblicata gli importi destinati a ciascun soggetto sono stati arrotondati alla seconda cifra decimale. Questo dato – poco significativo per i singoli destinatari, che vedono variare di un centesimo in aumento o diminuzione la somma loro spettante – incide nella definizione dell’importo totale degli elenchi, che subisce una variazione misurabile in alcune decine di euro.

L’Agenzia delle entrate, che ha curato la formazione dell’elenco degli enti del volontariato, collabora con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’erogazione delle somme agli aventi diritto. Gli enti interessati forniscono all’Agenzia le proprie coordinate bancarie o postali, con le modalità illustrate nella apposita pagina: procedura per il pagamento del beneficio.

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