Sulla Legge delega Non Autosufficienza la Fish richiede l’intervento del ministro Orlando
08 Febbraio 2022Qualche giorno fa la Commissione “Interventi sociali e politiche per la non autosufficienza”, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute, ha presentato al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, lo schema di Proposta di Legge Delega “Norme per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti”.
Ad una prima analisi dei 14 articoli che compongono il testo, che per ora è soltanto una bozza, le due maggiori Federazioni che si occupano di disabilità, la FISH e la FAND, considerano la proposta di testo come irricevibile. In primo luogo, perché essa appare tutta incentrata, prevalentemente, sulle persone anziane non autosufficienti, relegando così ad una visione marginale le persone con disabilità e le loro famiglie.
Infatti, nonostante la platea della stragrande maggioranza delle persone con disabilità sia composta da giovani e adulti anche non autosufficienti, la proposta di testo in questione, per come è stata concepita, sembra occuparsi di disabilità solo quando si parla di età anziana.
Per questo, dichiarano i presidenti delle due Federazioni, Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano: «chiediamo un incontro immediato al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, pronti a chiedere tutti i correttivi ritenuti necessari, perché allo stato attuale ci sembra una proposta più escludente che includente, come invece dovrebbero essere tutte le norme prodotte in questa fase nell’ambito di disabilità, a maggior ragione visto il percorso che ci attende da qui al prossimo anno per l’approvazione dei decreti attuativi alla Legge delega sulla disabilità».
E poi proseguono così: «da parte nostra rimane la massima disponibilità alla collaborazione istituzionale, pur non essendo stati consultati, né FISH e né FAND, nel corso dell’elaborazione di questa Proposta di Legge, impedendoci quindi di portare la voce di tutte le persone con disabilità e delle loro famiglie che fanno riferimento alle nostre Federazioni». E poi concludono così i presidenti di FISH e FAND: «un punto fermo, per noi, comunque, rimane. Ed è quello per cui consideriamo il testo attuale come irricevibile, anche perché, tra le criticità che abbiamo riscontrato, affronta il tema dei caregiver, una figura purtroppo non ancora riconosciuta in Italia, ma su cui giace in Senato un’altra Proposta di Legge, ancora non approvata».