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Agenda dei lavori delle Istituzioni dell’Unione europea 7-20 novembre2022 – N° 40

Parlamento europeo 

Sessione plenaria 

La prossima seduta è convocata il 9 novembre 2022 a Bruxelles.

L’ordine del giorno è consultabile al link: SYN_PDOJ_November I_BRU_EN.pdf (europa.eu) 

Commissioni parlamentari

Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)

La prossima seduta è convocata il 7 novembre 2022.

Tra gli atti in calendario si segnala:

Verso la parità di diritti per le persone con disabilità  

Dati generali
Procedura: 2022/2026 (INI)

Relatore: Anne-Sophie PELLETIER (La France Insoumise – Francia)

Relatore ombra (italiano): Caterina CHINNICI (PD)

Lavori parlamentari
L’atto è stato assegnato il 10 marzo 2022 alla “Commissione libertà civili, giustizia e affari interni” e, in sede consultiva, alla “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali”.
Contenuti
Nel marzo 2021 la Commissione europea ha adottato la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

La strategia si basa sui risultati della precedente strategia europea sulla disabilità 2010-2020, che ha spianato la strada a un’Europa senza barriere e a responsabilizzare le persone con disabilità in modo che possano godere dei loro diritti e partecipare pienamente alla società e all’economia. Nonostante i progressi compiuti nell’ultimo decennio, le persone con disabilità devono ancora affrontare notevoli ostacoli e presentano un rischio più elevato di povertà ed esclusione sociale.

L’obiettivo della presente strategia è progredire verso la garanzia che tutte le persone con disabilità in Europa, indipendentemente dal sesso, dalla razza o dall’origine etnica, dalla religione o dalle convinzioni personali, dall’età o dall’orientamento sessuale,

ü  godere dei loro diritti umani;

ü  avere pari opportunità, pari accesso per partecipare alla società e all’economia;

ü  sono in grado di decidere dove, come e con chi vivere;

ü  circolare liberamente nell’UE indipendentemente dalle loro esigenze di sostegno;

ü  e non subiscono più discriminazioni.

Questa nuova e rafforzata strategia tiene conto della diversità della disabilità, che comprende menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine (in linea con l’articolo 1 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità), che sono spesso invisibili.

Affrontando i rischi di molteplici svantaggi affrontati da donne, bambini, anziani, rifugiati con disabilità e persone con difficoltà socioeconomiche, promuove una prospettiva intersezionale in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

La nuova strategia contiene pertanto una serie ambiziosa di azioni e iniziative faro in vari settori e ha numerose priorità, come

ü  accessibilità: potersi muovere e risiedere liberamente ma anche partecipare al processo democratico;

ü  avere una qualità di vita dignitosa e vivere in modo indipendente in quanto si concentra in particolare sul processo di deistituzionalizzazione, protezione sociale e non discriminazione sul lavoro;

ü  pari partecipazione in quanto mira a proteggere efficacemente le persone con disabilità da qualsiasi forma di discriminazione e violenza, per garantire pari opportunità e accesso alla giustizia, all’istruzione, alla cultura, allo sport e al turismo, ma anche parità di accesso a tutti i servizi sanitari;

ü  il ruolo dell’UE per dare l’esempio;

ü  l’intenzione dell’UE di realizzare tale strategia;

ü  promuovere i diritti delle persone con disabilità a livello globale.

La Commissione sosterrà gli Stati membri nell’elaborazione delle loro strategie e piani d’azione nazionali per attuare ulteriormente la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e la legislazione dell’UE in materia.

La Commissione europea invita gli Stati membri a contribuire a questa nuova e rafforzata strategia quale quadro per le azioni dell’UE e per l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

 

Consiglio dell’Unione europea

Si segnala in particolare:

Formazioni del Consiglio:

ü  Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”

Non sono previste sessioni.

ü  Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”

Non sono previste sessioni.

ü   Consiglio “Giustizia e affari interni”

Non sono previste sessioni.

ü  Consiglio “Ambiente”

Non sono previste sessioni

Organi preparatori:

ü  Comitato per la protezione sociale

Non sono previste sessioni.

ü  Gruppo “Questioni sociali”

     Prossime sessioni:

8, 10 e 14 novembre 2022

ü   Gruppo “Gioventù”

Non sono previste sessioni.

ü  Gruppo “Asilo”

Prossime sessioni:

8, 9 e 11 novembre 2022

ü   Gruppo “Ambiente”

Prossime sessioni:

7, 8, 10 e 11 novembre 2022


Comitato economico e sociale europeo (CESE)

Sessione plenaria

Non sono previste sessioni.

Sezioni

ü  Sezione “Occupazione, affari sociali e cittadinanza” (SOC)

Prossime sessioni: 23 novembre 2022


Notizie dall’Unione europea 

Garanzia europea per l’infanzia

Il 7 novembre 2022, alle ore 16.30, la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL) del Parlamento europeo ospiterà un’audizione per esaminare come gli Stati membri intendono affrontare le questioni relative alla protezione sociale e all’integrazione dei minori in Europa.

L’audizione si concentrerà su come le politiche nazionali possono essere adattate al fine di fornire sostegno ai bambini più vulnerabili, compresi quelli che sono rifugiati dall’Ucraina, senzatetto, di origine rom e disabili. Offrirà inoltre l’opportunità di aumentare il potere di controllo del Parlamento sul processo di attuazione negli Stati membri.

Come noto, il 14 giugno 2021 il Consiglio europeo ha adottato una raccomandazione che istituisce una garanzia europea per l’infanzia, che garantisce che ogni bambino in condizioni di povertà possa avere accesso a una serie di servizi fondamentali quali l’assistenza sanitaria e l’istruzione gratuite, alloggi dignitosi e un’alimentazione adeguata.

Ogni Stato membro ha nominato un coordinatore della garanzia per l’infanzia che redige piani d’azione nazionali fino al 2030. Tuttavia, la loro attuazione è stata più lenta del previsto e finora solo 15 Stati membri hanno presentato i loro piani d’azione.

 

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