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L’attività sportiva entra in Costituzione: il commento delle associazioni

Lo sport entra nella Costituzione italiana. Con un voto all’unanimità (312 voti favorevoli su 312) ieri, 20 settembre, la Camera dei Deputati ha modificato l’articolo 33 dell’atto normativo fondamentale del nostro Paese – quello in cui si parla di cultura e libertà di insegnamento – inserendo la formula: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Un passo importantissimo. Il commento delle associazioni 


CSI: 

“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Le parole sono importanti. E così finalmente lo sport è entrato nella Costituzione, dichiara Vittorio Bosio, presidente del Centro sportivo italiano, che è stato anche audito in commissione al Senato sullo sport in Costituzione. «Meglio ancora il fatto che si parli di attività sportiva, nell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica. Quasi a dare un’evidenza maggiore alla pratica sportiva diffusa, che allo sport verticistico e di prestazione. Finalmente direi: un cambio di rotta epocale, con l’avvenuta conquista di una vera dignità da parte dell’attività sportiva, così importante nella vita di tutti i giorni e nelle dinamiche sociali, economiche, e sanitarie. Come Centro Sportivo Italiano siamo soddisfatti e ancora più pronti a servire ogni atleta del nostro Paese. Sembrerebbe infatti scontato, ma, purtroppo, sono molti, ancora troppi, coloro a cui l’accesso allo sport è impedito».


AiCS: Lo Sport entra in Costituzione: voto unanime della Camera. Molea (AiCS): “E’ politica pubblica”

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità l’ingresso della parola “attività sportive” all’articolo 33 della Costituzione, con 312 voti favorevoli su 312 votanti. La modifica è così Legge e l’espressione entra ufficialmente nella Carta dello Stato. Il cambiamento era già stato votato due volte dal Senato e il secondo passaggio a Montecitorio è stato l’ultimo del percorso previsto per interventi sulla Carta Costituzionale.

L’aggiunta all’articolo 33 recita così: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme“.

Tanti concetti sintetizzati in 2 righe appena – ha commentato il presidente di AiCS Bruno Molea -. Si ‘riconosce’ il valore dell’attività sportiva come una virtù pre-esistente. La si riconosce nel suo ruolo ‘educativo’ al pari della scuola, ‘sociale’ al pari di altre politiche sociali, di ‘promozione del benessere’ psichico e fisico, quale strumento di prevenzione, di cura, di risparmio dei costi sanitari. Dunque, lo sport – in tutte le sue forme, quindi implicando quello sociale, di base, di formazione – riconosciuto al pari di altre agenzie educative, sociali, di promozione della salute. E allo stesso modo, dunque, vien da sé che venga trattato come politica pubblica, al pari di scuola, sanità, politiche sociali”.

“Il cambiamento che oggi ha fatto segnare il voto alla Camera è epocale – aggiunge Molea – e apre le porte a una rivoluzione nella quale gli enti di promozione sportiva e sociale, protagonisti nel garantire ai territori anche periferici lo sport per tutti, possono dare tanto in termini di offerta sportiva e di capacità di farsi strumento di garanzia del diritto allo sport”.

“Considero lo sport una difesa immunitaria sociale” ha detto il ministro allo sport Andrea Abodi: “E’ del tutto evidente che da parte mia sento il dovere di garantire sul mio onore che quello che è scritto non rappresenti solo un’enunciazione  di principio ma l’avvio di percorso di responsabilità che ci vedrà  tutti dalla stessa parte perché vi sia attuazione sostanziale di quanto scritto in Costituzione”.


UISP: L’attività sportiva entra in Costituzione: ora diventi un vero diritto

Tiziano Pesce, Uisp: “Auspichiamo un diritto di cittadinanza di matrice europea. Che lo sport di base e di vertice possano avere stesso peso e stessi sostegni”

Roma, 20 settembre – L’aula della Camera ha approvato (321 voti favorevoli e nessun contrario) in quarta deliberazione e in via definitiva la proposta di legge costituzionale di modifica all’articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.

“L’utilizzo del verbo “riconosce” richiama la formula linguistica dell’articolo 2 della Carta – dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – lasciando trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà ‘pre-esistente’, in qualche modo ‘pre-giuridica’, di cui la Repubblica è chiamata a prenderne atto, dedicandole contemporaneamente tutela e promozione. Bene. E’ ragionevole ritenere allora che da oggi si possa parlare di un vero e proprio diritto allo sport costituzionalmente tutelato”.

Un momento storico, che evidenzia quanto l’interesse della persona a svolgere attività sportiva sia sancito come diritto inviolabile della persona. È quello che l’Uisp, di fatto, ha sempre chiesto in questi suoi primi settancinque anni di vita, lungo un percorso che, come ci piace dire, è partito nel 1948 ed sempre andato a braccetto proprio con la Costituzione”.

“Il Parlamento e il Governo lavorino allora, con rinnovato impegno, affinché una nuova cultura sportiva e motoria possa davvero contribuire a promuovere una società sempre più inclusiva e sostenibile, creando finalmente, a cascata, le condizioni normative e di risorse disponibili per sviluppare quella dimensione europea dello sport sociale sancita ormai da molti anni dall’Unione Europea. A ciò siano chiamati anche tutti gli enti costitutivi della stessa Repubblica, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni”.

“Da oggi si alzi l’attenzione verso lo sport di base. Auspico che possano avere lo stesso valore, la stessa visibilità, gli stessi sostegni, sia lo sport di vertice, che seleziona per le medaglie, che lo sport sociale, quello slegato da ogni aspetto competitivo, quello dell’attività motoria, del gioco, della socializzazione, senza differenze!”.

“Che possano avere la stessa rappresentanza le Federazioni sportive nazionali quanto gli Enti di promozione sportiva! Che a partire dalla prossima Legge di Bilancio si possano trovare le coerenti ricadute alla modifica costituzionale oggi approvata!”

 


AMESCI: Tutela sport, Borrelli (Fondazione Amesci): “Oggi la nostra Costituzione è ancora più inclusiva ed equa”

Roma, 21 settembre 2023 – “Dopo 14 anni dalla prima proposta di legge e a distanza di 75 anni dalla sua nascita la Costituzione italiana diventa ancora più inclusiva ed equa grazie alla riforma che introduce la tutela dello sport e ne riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico” così il presidente della Fondazione Amesci, Enrico Maria Borrelli commenta l’approvazione all’unanimità alla Camera dei deputati della modifica all’art. 33 della Costituzione.

“Per gli italiani, soprattutto per i giovani, questo rappresenta un momento storico. Lo sport è lo strumento più equo di inclusione e crescita dell’individuo e delle comunità e rappresenta una ‘terza agenzia educativa’, dopo la famiglia e la scuola quale palestra di vita e di valori dove i ragazzi imparano a rispettare le regole, a relazionarsi, facendo squadra per raggiungere un obiettivo comune” afferma il presidente Borrelli.

La Fondazione Amesci crede nello sport come strumento di formazione ed empowerment e lavora per la promozione e la diffusione della pratica sportiva tra i giovani Nell’ultima ‘Universiade di Napoli’, l’evento internazionale che ha portato delegazioni sportive universitarie di tutto il mondo nella città partenopea, siamo stati in campo per selezionare tra oltre 12.000 candidati i 6000 giovani volontari che abbiamo coinvolto, formato e coordinato lungo un’entusiasmante esperienza di volontariato in ambito sportivo. Ma non solo. Dal 2005 ad oggi, con i progetti di Servizio Civile Universale abbiamo coinvolto 797 giovani che hanno dedicato più di 1.115.000 ore ad attività di sensibilizzazione sul valore educativo dello sport.

“Con l’ingresso dello sport in Costituzione si cristallizza formalmente il binomio educazione e sport” aggiunge Borrelli. “Voglio ringraziare il Parlamento ed il Ministro per lo Sport ed i Giovani, Andrea Abodi, per questo traguardo epocale e per il suo annunciato impegno a rendere lo sport accessibile a tutti. Per farlo servono forti alleanze tra istituzioni, terzo settore e società civile. La Fondazione Amesci è pronta a collaborare con le Istituzioni per rendere il riconoscimento costituzionale di questo valore, un diritto per tutti” conclude il presidente Borrelli.

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