La cultura del dono si tinge di rosa. Ha preso il via l’osservatorio “Globuli Rosa”, un vero e proprio viaggio attraverso le possibilità e gli ostacoli che devono affrontare le donatrici italiane. Nato nell’ambito della campagna “Dona vita, dona sangue”, il progetto punta a indagare le motivazioni per cui le donne del nostro Paese, soprattutto over 30, donano meno rispetto ad altre aree del mondo e individuare soluzioni efficaci in merito.
Il progetto ha preso il via nei giorni scorsi e, come prima fase, vede una survey e dei focus group di indagine per stimolare le opinioni e raccogliere le esperienze di chi ha iniziato a donare o, in caso contrario, di chi non ha mai potuto cominciare.
I dati attuali, infatti, dicono che in termini di numero totale di donatori, le donne rappresentano solo il 33,7%, in netta controtendenza rispetto ad altri Paesi europei dove invece la prevalenza è “rosa”. La donazione di sangue e plasma è un gesto semplice, ma fondamentale se si pensa che in Italia, approssimativamente, ogni 11 secondi qualcuno ha bisogno di sangue e che la trasfusione è una pratica salvavita in numerosissimi casi.
L’osservatorio “Globuli Rosa” vede come prima fase una survey e dei focus group di indagine che hanno lo scopo di stimolare opinioni sincere e raccogliere racconti di esperienze che possano far luce su questo tema importante e che sfoceranno in un report e attività di comunicazione ad hoc. In particolare, la survey, lanciata sui canali ufficiali del Centro nazionale sangue e del ministero della Salute tramite il portale donailsangue.salute.gov.it, esaminerà cosa ha spinto le donne a diventare donatrici o, in caso contrario, le motivazioni per le quali non hanno mai donato, cosa le convincerebbe a donare o, nel caso avessero smesso, cosa le spingerebbe a ricominciare.
Contestualmente, in collaborazione con l’istituto di ricerca Doxa, verranno attivati alcuni focus group, ovvero campioni rappresentativi di donne (fra i 30 e i 45 anni e tra i 46 e i 55) non donatrici o ex donatrici sul territorio italiano, per esplorare motivazioni, convinzioni, fattori influenti che le hanno portate a questa scelta. Un momento anche per stimolare una riflessione su se stesse, sulle resistenze e i fattori ostativi anche più latenti e profondi che allontanano dalla donazione.
Come ha spiegato il direttore del Centro nazionale sangue, Vincenzo De Angelis, «tra le tante iniziative messe in campo insieme al ministero, l’osservatorio è quella che si propone di fare luce su un quesito irrisolto del nostro sistema sangue. Nella fascia d’età più giovane i donatori e le donatrici viaggiano più o meno sugli stessi numeri. Più si va avanti con l’età più la forbice si allarga. Il dato è particolare ed è in controtendenza rispetto ad esempio a Francia, Belgio e Portogallo. Che sia una scorretta informazione o un problema insito nel nostro sistema sociale, c’è qualcosa che spinge le donne a smettere di donare. Con Globuli Rosa noi vogliamo dare voce alle donatrici, a chi non dona più, a chi vorrebbe farlo e non ci riesce. Perché solo raccogliendo la loro voce potremo avviare un processo di cambiamento che tenga conto di esigenze che finora sono state probabilmente ignorate».