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UNICEF lancia il Rapporto “Soluzioni efficaci per i bambini”

UNGA 2024 – Summit of the Future and accelerating progress towards the SDGs

  •      Nel mondo circa 330 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà estrema – circa la metà di loro vive in aree colpite da conflitto.
  •         200 milioni di bambini ha problemi nello sviluppo a causa della malnutrizione.
  •          86 milioni di ragazze adolescenti si stima siano fuori dalle scuole.
  •         559 milioni di bambini sono esposti a frequenti ondate di calore.
  •          Ogni giorno circa 14.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per cause in gran parte prevenibili come malattie diarroiche e malaria.
L’UNICEF ha presentato il report Proven Solutions for Children (Soluzioni efficaci per i bambini), che esamina soluzioni politiche prioritarie basate su dati concreti ed efficaci in termini di costi, volte ad accelerare i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, durante l’evento “High-Level Dialogue on Proven Solutions for Children: Accelerating Progress for the SDGs and Beyond”, promosso nell’ambito della 79ma Sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA).
Dichiarazione di Catherine Russell, Direttrice generale dell’UNICEF
24 settembre 2024 – “Nel mondo circa 330 milioni di bambini vivono in condizioni di povertà estrema – circa la metà di loro vive in aree colpite da conflitto, 200 milioni di bambini non si stanno sviluppando correttamente a causa della malnutrizione, 86 milioni di ragazze adolescenti si stima siano fuori dalle scuole, 559 milioni di bambini sono esposti a frequenti ondate di calore e ogni giorno, circa 14.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per cause in gran parte prevenibili come malattie diarroiche e malaria.
Negli ultimi quattro anni, decenni di progressi nel benessere dei bambini hanno cominciato a sgretolarsi, mentre gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) sono diventati sempre più irraggiungibili. Con l’avvicinarsi del 2030, attualmente siamo sulla buona strada per raggiungere solo il 15% degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e appena uno su tre degli indicatori SDG relativi ai bambini.
Dobbiamo fare di più per i bambini e possiamo farlo, lo abbiamo già fatto: attraverso un’azione globale concertata dal 2000, la mortalità dei bambini sotto i 5 anni è diminuita del 50%, i ritardi nella crescita fra i bambini sotto i 5 anni sono diminuiti di un terzo, il numero di bambini colpiti da poliomielite è diminuito di oltre il 99% e più di due miliardi di persone hanno accesso ad acqua potabile gestita in modo sicuro.
Dobbiamo significativamente accelerare i progressi per l’Agenda 2030 implementando soluzioni politiche efficaci dal punto di vista dei costi e basate su dati concreti, che possano essere applicate in tutti i Paesi a prescindere dal reddito. È indispensabile intensificare le azioni e gli investimenti per rafforzare i sistemi su cui i bambini fanno affidamento, come l’assistenza sanitaria, la protezione sociale, i servizi di nutrizione, l’istruzione, l’acqua e i servizi igienici. E dobbiamo rendere questi sistemi più resilienti alle crisi.
L’UNICEF chiede un’azione accelerata in 4 aree chiave:
·         Per prima cosa, espandere la copertura di vaccinazione fra i bambini. L’UNICEF e partner come GAVI chiedono ai governi di finanziare adeguatamente i servizi di vaccinazione e immunizzazione per raggiungere almeno il 90% della copertura e dimezzare il numero di bambini zero dose entro il 2030, investire maggiormente nell’innovazione e migliorare la distribuzione dei vaccini e garantire un accesso equo ai nuovi vaccini.
·         Secondo: rafforzare i sistemi di protezione sociale e la progressiva estensione di prestazioni di qualità a tutti i bambini.
·         Terzo: aumentare gli investimenti nei primi anni di vita dei bambini, in particolare nella nutrizione, nell’assistenza e nell’istruzione. Sappiamo che investire nei primi anni di vita, compresi i primi 1.000 giorni, ha effetti trasformativi sulle abilità dei bambini a sopravvivere, svilupparsi e crescere.
·         Il quarto punto è l’ampliamento dell’accesso a un’istruzione di qualità per le ragazze adolescenti. Nonostante i progressi compiuti nel campo dell’istruzione primaria, in molti Paesi del mondo le ragazze adolescenti devono ancora affrontare enormi ostacoli per accedere all’istruzione secondaria. Violenza, povertà, matrimonio infantile e lavoro domestico sono solo alcuni dei fattori che frenano milioni di ragazze.
All’UNICEF, il nostro impegno nei confronti delle bambine è incrollabile. Crediamo che investendo nella loro istruzione oggi, stiamo gettando le basi per un domani più sano ed equo. Le ragazze e le giovani donne saranno leader influenti, innovatrici e artefici del cambiamento negli anni a venire. È nostro dovere garantire loro il sostegno e le opportunità di cui hanno bisogno”.
 

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